Lorenza Pieri
“Festival della Mente”
https://www.festivaldellamente.it/it/
Festival della Mente, Sarzana
Venerdì 2 settembre, ore 18:30
Lilia Giugni e Lorenza Pieri
“Rivoluzione digitale e violenza di genere. Storie e prospettive globali”
Prenota il tuo posto:https://www.vivaticket.com/it/ticket/2-lilia-giugni-lorenza-pieri/186309
La rivoluzione digitale è forse l’evento più significativo degli ultimi trent’anni. Eppure, in tutto il pianeta, milioni di donne ne pagano caro il prezzo. Misoginia sui social, diffusione non consensuale di contenuti intimi, altre forme di violenza di genere online; distorsioni sessiste dell’intelligenza artificiale; lavoratrici del tech sfruttate e bistrattate; catene di produzione dei gadget high-tech intrise di abusi e discriminazioni. Cosa ci ha portato fin qui, e come se ne esce? Come si stanno organizzando i movimenti femministi per “riprendersi la tecnologia”, e utilizzarla non per opprimere ma per emancipare e resistere? Lilia Giugni e Lorenza Pieri dialogano di questi e altri temi, con un occhio attento alle similitudini e alle differenze tra Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti (paesi di adozione dell’una e dell’altra).
Lilia Giugni è un’attivista femminista e una ricercatrice presso l’Università di Cambridge, e ha co-fondato il think tank GenPol – Gender & Policy Insights. Siede nel board di varie associazioni femministe e reti attiviste. A settembre esce per Longanesi La Rete non ci salverà. Perché la rivoluzione digitale è sessista (e come resistere).
Lorenza Pieri è scrittrice, giornalista e traduttrice. Per le edizioni E/O ha pubblicato i romanzi Isole minori (2016), Il giardino dei mostri (2019) e Erosione (2022). Naturalizzata americana, si è stabilita per otto anni a Washington DC da dove ha continuato a scrivere anche di politica e cultura per diverse testate.
Lorenza Pieri
“Erosione”
Edizioni e/o
https://www.edizionieo.it/
Mentre l’innalzamento delle acque minaccia il luogo dove sono cresciuti, tre fratelli fanno i conti col passato e con un futuro privo di certezze, come una casa le cui fondamenta sono allagate per sempre.
Il romanzo americano dell’autrice di Isole minori e Il giardino dei mostri
Siamo sulla Chesapeake Bay, costa atlantica degli Stati Uniti, in una zona in cui la terra deve fare da sempre i conti con l’acqua; l’Oceano di fronte e il più grande estuario nordamericano alle spalle. Dopo anni di fallimentari tentativi di salvare la villa di famiglia, sempre più minacciata dal progressivo innalzamento delle acque, colpita una stagione dopo l’altra da allagamenti e uragani, tre fratelli, Anna, Geoff e Bruno, riescono a venderla. Sono alle prese con l’ultimo trasloco in cui ognuno di loro deve riempire una e una sola scatola con gli oggetti che vuole salvare: un’occasione per fare i conti con il tempo, con l’infanzia, il distacco definitivo da un luogo amato e odiato, con il rapporto difficile con i fratelli e gli altri familiari, con le proprie responsabilità, l’ineluttabilità del caso, i sentimenti indomabili. Con il pensiero di un futuro che sembra essere – per ognuno di loro in modo molto diverso – privo di certezze, come una casa le cui fondamenta sono allagate per sempre.
IL POSTO DELLE PAROLE
Ascoltare fa Pensare
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