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Loredana Cella “Romance. L’amore al tempo Z”

Romance. L'amore al tempo Z. Neos Edizioni.

Loredana Cella
“Romance. L’amore al tempo Z”
Quattordici storie d’amore per giovani voci
Neos Edizioni

www.neosedizioni.it

Quattordici giovani autori e autrici ‒ la generazione Z della scrittura ‒ ci raccontano di “lui”, l’Amore. Quattordici voci diverse, fresche, giovani, brillanti, esplorano le infinite sfumature amorose, raccontando di passioni devastanti o relazioni salvifiche, di tenerezze e tradimenti, di innamoramenti effimeri e affetti duraturi, di amori finiti o segreti, con stili che dal poetico arrivano fino all’ironico passando per l’inquietante, e con accenti che vanno dall’incantato al disilluso.
Dietro queste pagine, c’è un progetto ambizioso: coinvolgere 11 scrittrici e 3 scrittori under 35, figli di quella generazione Z che vive l’amore in un modo forse nuovo, multiforme ma sempre universale.
Può essere un bocciolo delicato, conservato in segreto per paura che possa sfiorire, oppure un sentimento impetuoso e folle che porta alla rovina, un veleno inebriante e fatale. Può arrivare piano piano o travolgere in un attimo. Può presentarsi in modo disinvolto, oppure creare turbamento o imbarazzo; può fare i capricci, cercare rivalse e spingere a sbagliare tutto. Può finire lasciando il vuoto o strascichi di passione, però può anche tornare; può durare tutta la vita e superare anche la morte, conservato da chi resta, ma anche da chi muore e non riesce ad “andare oltre”. Ma è sempre amore.
C’è un amore per tutti in Romance. Una sinfonia di storie che spaziano dal mito al quotidiano, dal passato remoto a un presente vivido, dall’amore romantico a quello tormentato, passando per amicizie profonde, passioni inattese e legami eterni.
Un’antologia che è una celebrazione della vita stessa e un invito a riflettere, sorridere, emozionarsi.

Vanessa Roccheri (1996), apre l’antologia con “Mughetto nel taschino”: il suo è un amore misterioso e delicato vissuto da una fanciulla taciturna attraverso fiori e lettere anonime. Un giorno la ragazza scopre il mittente, e con un sorriso, lascia che il sentimento sbocci.
C’è poi l’amore folle e distruttivo di Fedra, raccontato con intensità drammatica da Alessandra Coppo (1991), che ci trascina nell’antichità: Fedra ci parla dall’Ade, e la sua voce risuona come un monito sull’ossessione, sulla gelosia, sul desiderio inappagato.
Laura La Rosa (1998), in “Sentimenti in mostra”, esplora il tema dell’amore ritrovato. La protagonista si imbatte in un ex amore adolescenziale mentre prepara una mostra d’arte. Il passato riemerge, e con esso la dolcezza di ciò che poteva essere e forse ancora può diventare.
L’amore può essere eterno, anche oltre la vita, come ci racconta Carlotta Maricco (1998) in “Lo spettro di Villa Violino”. Qui incontriamo un fantasma che resta legato alla sua amata, incapace di lasciare un mondo che ormai non gli appartiene. Una storia che ci parla di legami che sfidano il tempo e la morte.
Giulia Corona (2005) ci fa sorridere con “Siamo tutti casi umani”, un racconto dove i primi baci, gli appuntamenti goffi e le passioni adolescenziali diventano scene di una commedia irresistibile. Ironia e autoironia si intrecciano, di mostrando che, anche quando l’amore inciampa, riesce a farci ridere.
Troviamo poi i giochi e le rivalità tra amici raccontati da Ester Raimondo (2002) in “La dodicesima notte”. Tra biciclette, sfide e gelosie, le emozioni si intrecciano, mostrando quanto l’amore possa essere confuso, difficile e travolgente.
In “Andiamo a prendere un gelato?” di Sofia Pecoraro (1998), una nipote trova conforto nel racconto d’amore del nonno, scoprendo che anche le perdite più dolorose possono in segnare a vivere. Una storia che unisce le generazioni, intrecciando ricordi e speranza.
Federico Morando (1996), in “Qualcosa che abbiamo abbandonato”, affronta il tradimento e la capacità di affrontare la verità senza rabbia. Un uomo che sa di essere tradito dal compagno trova il coraggio di confessarlo, ma solo dopo un evento che li unisce e li separa al tempo stesso. E ciò che resta del loro amore “non è altro che un braciere immolato al ricordo di qualcosa che abbiamo abbandonato, senza neanche accorgercene, per inerzia o troppa negligenza”.
Ci sono poi storie di rinascita, come quella narrata da Federica De Castro (1987) in “Una nuova me”. Qui l’amore è una cura, una guarigione che arriva dopo un periodo di dolore e trasformazione. La protagonista, una donna che ha affrontato il tumore e la disabilità, riscopre la bellezza dell’affetto sincero e la forza del legame che nasce nel momento più inaspettato.
E che dire dell’incontro tra dipendenza e speranza in “Alito di vita” di Emanuele di Nunzio (1993)? Qui l’amore germoglia in un centro per la cura delle dipendenze, tra un protagonista segnato dal vizio del fumo e una ragazza piena di energia positiva. Una storia che ci ricorda come anche nei luoghi più bui possa nascere un raggio di luce.
Con Sofia Marchina (2011) e “Il serpente di Cleopatra”, entriamo in un liceo dove Jude, una ragazza disinteressata alle questioni di cuore, sorprende tutti baciando la sua migliore amica. Una storia di accettazione di sé, che ci ricorda che l’amore è anche, e soprattutto, essere autentici.
Poi c’è la magia degli incontri casuali, narrata da Giulia Giraudi (2008) in “Attimi di eternità”. Un ragazzo romano e una turista inglese si incontrano per caso e, in poche ore, condividono un’intimità che molti non raggiungono in una vita intera. Un racconto che celebra la fugace bellezza del momento e la forza delle connessioni improvvise.
Tobia Ragni (1999), con “Let’s try again” esplora le dinamiche di una coppia che si rimette insieme e affronta subito le prime difficoltà. Una serata piena di tensioni si conclude con un abbraccio.
Marianna Giglio Tos (1984) ne “L’amante nell’ombra” ci porta nella Bologna del ’600 e ci presenta una pittrice, Ginevra Cantofoli, innamorata di un’altra artista, Elisabetta Sirani. Un amore puro, sublimato nell’arte, che ci trasporta in un’epoca remota ma ricca di passioni.

A cura di Loredana Cella
Racconti di:
Alessandra Coppo, Giulia Corona, Federica De Castro, Emanuele Di Nunzio, Marianna Giglio Tos, Giulia Giraudi, Laura La Rosa, Sofia Marchina, Carlotta Marricco, Federico Morando, Sofia Pecoraro, Tobia Ragni, Ester Raimondo, Vanessa Roccheri
Copertina di Martina Pellecchia
I diritti d’autore saranno devoluti all’Associazione Ana Moise a sostegno della loro attività.

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