Giuseppe Trautteur
“Il prigioniero libero”
Adelphi
https://www.adelphi.it/
Tutti i nostri codici, sotto tutti i regimi, si basano sul principio di responsabilità e di libera scelta. Ma si dà il caso che oggi la comunità scientifica, nella sua stragrande maggioranza, non riesca ad attribuire alcun ruolo alla responsabilità. Anzi la ignori. Se questa posizione si applicasse alla vita di ogni giorno, la paralizzerebbe all’istante. Al tempo stesso il problema della libera scelta è diventato più che mai urgente nella ricerca delle neuroscienze, con risultati come quelli di Libet e di Wegner, che molto danno da pensare.
Indagine acutissima sulle aporie delle varie teorie attuali che tentano di risolvere o eludere una questione da sempre aperta – e che aveva trovato con Spinoza una prima formulazione moderna –, questo libro si propone di sgombrare il campo da soluzioni che tali non sono. E risulterà dunque tanto più prezioso.
“Se la Luna, nel suo eterno girare attorno alla Terra, fosse dotata di coscienza, sarebbe convinta di compiere liberamente il suo cammino sulla base di una decisione presa una volta per tutte. Così un Essere dotato di superiore intuito e di una percezione perfetta, guardando l’uomo e le sue azioni, sorriderebbe della sua illusione di agire secondo il libero arbitrio. Questo è ciò che credo, ben sapendo che non è pienamente dimostrabile… Possa la società umana e noi stessi aver bisogno della libertà umana!”.
A. Einstein
Giuseppe Trautteur è stato a lungo docente di Informatica Teorica presso l’Università di Napoli Federico II, ed è autore di numerosi contributi scientifici.
Da Adelphi, ha pubblicato i due brevi saggi “Il caso o la necessità” (in Adelphiana 1971) e “Undici tesi sulla scienza congnitiva” (in Adelphiana 1, 2002).
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