Giuseppe Manfridi
“L’uomo di vetro”
La Lepre Edizioni
https://lalepreedizioni.com
Può una notte insonne trasformarsi in un’arma letale?
Questa storia si svolge tutta in una notte, dalla tarda sera sino alle luci dell’alba. L’ambientazione è la villa sul mare, presso Roma, di Gianni Cravero, già̀ Primo Ministro della Repubblica Italiana, a suo tempo travolto da un processo di collusione con la mafia da cui venne assolto grazie alla testimonianza di una sua ex amante. Il che, salvandolo dalla condanna, finì col precipitarlo in un inferno coniugale. Nella villa, con fare smarrito, si introducono Maurizio e Federica, una coppia di amici invitati a passare lì la notte per ragioni che si collegano alla giovane figlia del padrone di casa. L’uomo di vetro racconta la capacità spiazzante e manovriera di una diabolica intelligenza politica in grado di entrare nella pancia crassa di una nazione sempre più̀ incline a un progressivo degrado ideologico nell’incultura e nella barbarie.
Giuseppe Manfridi, scrittore e autore teatrale rappresentato in Italia e all’estero. Tra le sue commedie di maggior successo, Giacomo, il prepotente (1989), Ti amo, Maria! (1990), Zozòs (1994), La cena (in scena tuttora sin dal 1990), La partitella (1997). Di Zozòs va ricordata la straordinaria edizione londinese diretta da Peter Hall. Per il cinema ha firmato, tra varie altre, la sceneggiatura di Ultrà che, per la regia di Ricky Tognazzi, vince l’Orso d’argento a Berlino nel 1991. Debutta nella narrativa con Cronache dal paesaggio (Gremese), in gara al Premio Strega nel 2006, come avverrà̀ di nuovo nel 2008 con La cuspide di ghiaccio (Gremese). Di recente ha pubblicato Filastrocche della nera luce. Cronache della Shoah (La Mongolfiera, 2018) e, nel 2012, Il solco – Autoromanzo (Edizioni Efesto). Per La Lepre ha già pubblicato nel 2016 Anatomia della gaffe; nel 2017, Anatomia del colpo di scena, e, nel 2019, Anja, la segretaria di Dostoevskij, romanzo vincitore del Premio Dostoevskij 2021 e del premio Città di Como 2020.
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