Giulia Di Filippo
“Con gli occhi chiusi”
Edurne Portela
Voland Edizioni
www.voland.it
Pueblo Chico è un villaggio perso nell’entroterra spagnolo e abitato solo da uno sparuto gruppo di anziani. Sembra un paese sonnolento e pacifico, ma le voragini di cui sono costellate le sue montagne e la nebbia densa, impenetrabile che spesso lo invade occultano antichi segreti, vendette che risalgono all’epoca della guerra civile. Quando Ariadna ed Eloy, una coppia in crisi alla ricerca di un nuovo inizio, vi si trasferiscono, certi incubi riemergono a tormentare i sogni di Pedro, il più strano degli anziani di Pueblo Chico. Pedro e Ariadna si studiano da lontano, non si conoscono ma sanno di avere un conto in sospeso da saldare, una vecchia storia che riguarda tutto il villaggio e forse la Spagna intera, che per troppo tempo ha chiuso gli occhi di fronte ai crimini della dittatura.
Traduzione a cura di Giulia Di Filippo
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Così comincia:
“Mi guardono e mi sorridono. Mi parlano a voce alta e molto lenta, come se fossi lo scemo del villaggio. Mi guardano e mi sorridono, lei mi ha salutato con la mano, da lontano, lui non lo fa mai…”
Edurne Porte, scrittrice basca, dopo aver lungamente vissuto negli Stati Uniti, dal 2019 risiede in un paesino della Sierra de Gredos, dove si dedica a tempo pieno alla scrittura. In Italia sono apparsi per Lindau Meglio l’assenza (2019) e Forme di lontananza (2020). Nel 2022 Con gli occhi chiusi le è valso il Premios Euskadi de literatura en castellano.
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