Giovanni D’Alessandro
“Lo sperduto”
Edizioni Città Nuova
www.cittanuova.it
23 maggio 2016. Dopo la stipula di un atto di compravendita nel suo studio, al notaio Marcello Angelozzi viene in mente una coincidenza di data. Nello stesso giorno, 27 anni prima, all’ultimo anno di liceo, era angosciato per aver appena saputo che sarebbe diventato padre. Quel giorno del 1989 gli si snoda davanti agli occhi: non sa come informare i genitori, i professori, i compagni di classe, il resto del mondo. Non sa come affrontare il futuro, perché non ha mai saputo farlo. La sua stella polare è Mavi, la sua ragazza, senza la quale si sente perduto. Tutta la vita da allora prende a scorrergli dentro in un flashback: dalle difficoltà iniziali, al momento in cui sembrava perfetta e immutabile, fino al giorno in cui tutto è cambiato.
In queste traiettorie ed eclissi di felicità si muove la vicenda di Marcello, costretto a fare i conti con se stesso; col suo smarrimento; con la distanza, che ogni essere umano sperimenta, tra ciò che era, ciò che è e ciò che potrebbe ancora, per la prima volta, riuscire a essere.
Giovanni D’Alessandro pubblica nel 1996 il suo romanzo d’esordio, Se un Dio pietoso, finalista al premio Viareggio, vincitore dei premi Penne-Mosca e Maria Cristina di Savoia, tradotto dai maggiori editori europei e premiato all’estero. Seguono I fuochi dei Kelt (premio Scanno 2005), La puttana del tedesco (premio Fenice Europa 2007), la raccolta di racconti Il guardiano dei giardini del cielo (premio Maiella 2008), Sulle rovine di noi (2009), Soli (2011) e La tana dell’odio (2013).
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