Giorgio Vitari “Il vestito nuovo del procuratore”

Giorgio Vitari Giorgio Vitari "Il vestito nuovo del procuratore" Neos Edizioni

Giorgio Vitari
“Il vestito nuovo del procuratore”
Neos Edizioni

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«Stamattina non è venuta al lavoro… Lei, così puntuale… Ci siamo preoccupati, l’abbiamo cercata al telefono a casa ma non rispondeva. Guido, il cassiere, è andato… Paola abita, abitava, qui vicino… in una mansarda… Ha suonato, niente. Bussato… Insomma, ha aperto ed è entrato insieme a una vicina. L’ha trovata nella vasca da bagno… fulminata, con il phon caduto dentro… Ci sarà un’inchiesta, non so, lei sa meglio di me queste cose… Comunque tutti dicono che è stato un incidente».

“Il vestito nuovo del Procuratore”
di Giorgio Vitari

Nella Torino dei primi anni Ottanta due indagini si intrecciano inaspettatamente tra di loro. Un caso di tangenti che coinvolge l’ambiente politico e quello industriale della città. Una commessa di un elegante negozio di vestiti viene trovata priva di vita nella sua abitazione a causa di un incidente domestico. Spetta al sostituto procuratore Francesco Ròtari calarsi nella vita politica e malavitosa della sua città e nelle vicende più intime della commessa, tentando di districare una matassa fatta di corruzione, passioni fuori controllo, illeciti intrecci di denaro e di potere.

Torinese, Giorgio Vitari (1948) è stato pretore penale e sostituto procuratore a Torino, e poi procuratore della Repubblica a Ivrea, Vercelli, Asti, infine avvocato generale presso la Procura generale di Torino. In particolare, come sostituto procuratore, dal 1983 al 1985, ha seguito, durante le indagini e successivamente nel dibattimento di primo grado, il cosiddetto “caso Zampini”, che precorse Tangentopoli. Quel “caso” ha in parte ispirato le vicende, peraltro dovute in gran parte alla sua fantasia, raccontate in questo libro. Sposato, una figlia, è in pensione dal giugno 2018.


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