Giorgio Manzi
“Antenati”
Lucy e altri racconti dal tempo profondo
Edizioni il Mulino
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Un tuffo nell’archivio della storia prima della storia. Capire chi siamo attraverso i racconti di un grande paleoantropologo.
Ancora una volta Giorgio Manzi ci regala un racconto avvincente. Per spiegarci da un lato come la scienza sia in grado di ricostruire e interpretare la nostra storia nel tempo profondo. E, dall’altro, come questo racconto consenta di comprendere meglio chi siamo e quale sia il nostro posto nella natura. Così, nel libro, incontriamo i protagonisti di un lontanissimo passato, messi a confronto con quelli del presente e del futuro. Ispirato da Richard Dawkins («Il gene egoista», 1976), Manzi immagina che figure aliene sbarchino sulla Terra. Questo per valutare se gli abitanti del nostro pianeta abbiano consapevolezza di sé e delle proprie origini. E tutto in base a un unico parametro: aver compreso il fenomeno dell’evoluzione. Le risposte vengono da alcuni manoscritti rinvenuti fra macerie pericolanti. Quindi compaiono il piccolo scheletro di australopiteco che tutti conosciamo come Lucy, e poi il ragazzo del Turkana, gli «hobbit» dell’isola di Flores. Poi, l’uomo di Ceprano, i Neanderthal del Circeo e di Altamura, la mummia rinvenuta fra i ghiacci in Tirolo.
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Giorgio Manzi è professore ordinario di Antropologia alla Sapienza Università di Roma, accademico dei Lincei e accademico delle Scienze (o dei XL). La sua produzione scientifica internazionale spazia dai temi dell’evoluzione umana a quelli della bioarcheologia. Editorialista di «Le Scienze», collabora con quotidiani, periodici, trasmissioni radio e tv. Fra i numerosi libri per il Mulino: «Ultime notizie sull’evoluzione umana» (2017), «Il grande racconto dell’evoluzione umana» (2013 e 2018), «L’ultimo Neanderthal racconta» (2021).
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