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Giorgio Gizzi “Gli introvabili”

Giorgio Gizzi. Gli introvabili. Manni Editori.

Giorgio Gizzi
“Gli introvabili”
Alla ricerca di libri perduti
Introduzione di Alberto Rollo
Manni Editori

https://www.mannieditori.it/


Giorgio Gizzi ha intrapreso un viaggio – un viaggio che nessuna carta potrebbe riprodurre con sufficiente credibilità – dove i libri sono la destinazione e, insieme, sono indicazioni segnaletiche per destinazioni diverse: città, valli, strade, anime, personaggi, sintesi brucianti, versi, brecce dentro l’ottusità, illuminazioni, insomma il mondo.

Alberto Rollo

Giorgio Gizzi ci porta con sé alla ricerca di alcuni libri che non si trovano più, dei luoghi di cui raccontano e dei viaggi fatti per scovarli.
Una caccia ai titoli che non sono i soliti noti, tra piccole e grandi case editrici, vicende di diritti persi e miopie editoriali.
Le note perdute di Monsieur Chouchani, maestro rabbinico di cui è incerta perfino l’esistenza; il sogno americano in Montana agli inizi del Novecento raccontato in Bad Land di Jonathan Raban; i viaggi di Alberto Moravia e Richard Storry; l’antesignana delle biografie delle città Salonicco, città di fantasmi di Mark Mazower; l’art brut di Nannetti e Wölfli; l’unico romanzo di Chris Fuhrman Vite pericolose di bravi ragazzi, considerato un nuovo Il giovane Holden; l’arte di lasciarsi di Carla Lonzi e Pietro Consagra; il manifesto del pacifismo scritto da Aldo Capitini; Il profilo delle nuvole di Luigi Ghirri e Gianni Celati, cantori della pianura; le poesie di e.e. cummings tradotte da Quasimodo e i cinema di Londra; l’antologia dedicata alla nebbia curata da Umberto Eco e Remo Ceserani; la Roma degli artisti e dei librai di Paola Pitagora; l’eleganza e l’estro di Franco Maria Ricci; la Lucania di Carlo Levi; il viaggio nell’arte di Giorgio Soavi; l’Afghanistan di Arrigo Boetti e della moglie Annemarie Sauzeau; la storia della boxe raccontata dal filosofo Philonenko; la Fargo di Steinbeck.
Gli introvabili è un testo appassionante per gli amanti dei libri e dei viaggi; perché si viaggia attraverso le pagine dei buoni libri anche cercandoli, nei posti in cui sono ambientati e in cui sono nati e poi scomparsi.
E perché i buoni libri ti spingono altrove.

Giorgio Gizzi, nato a Roma nel 1964, è stato reporter e poi, per caso, è diventato libraio. Ha diretto librerie in Italia e all’estero, indipendenti e di catena, adesso è titolare dell’Arcadia di Rovereto.
Appassionato lettore e viaggiatore, si occupa di formazione di nuovi librai, è consulente per alcune case editrici, organizza rassegne culturali.


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