Giangilberto Monti “Coluche, il comico politico”

Coluche. Il comico politico. Coluche. Il comico politico.

Giangilberto Monti
Salone Internazionale del Libro di Torino 2021
L’Alliance francaise di Torino presenta
Coluche, il comico politico (Miraggi Edizioni)
di Giangilberto Monti

Sabato 16 ottobre, l’Alliance francaise di Torino propone un incontro dedicato a Coluche, l’irriverente comico che si candidò alle elezioni presidenziali del 1981 e fondò i Restos du cœur.

“Coluche, il comico politico”, pubblicato da Miraggi Edizioni, viene presentato sabato 16 ottobre alle 10.45 al Salone del Libro di Torino (Sala Londra). Insieme all’autore Giangilberto Monti, partecipano Antonia Sandez Negrini, direttrice dell’Alliance Française di Torino, e l’organizzatore musicale francese Jean-Luc Stote.

Si intitola Coluche, il comico politico il nuovo libro di Giangilberto Monti, scrittore, chansonnier, autore per radio e televisione, studioso della canzone francese e di cabaret. Dopo il successo di Boris Vian. Il principe delle notti di Saint-Germain-des-Prés, Monti ha scelto di raccontare Michele Colucci, in arte Coluche, il più geniale e popolare comico di Francia, che all’apice del successo decise di candidarsi alle Presidenziali del 1981. Il suo manifesto elettorale diventò un violento j’accuse contro la corruzione e l’insipienza dei politici: “Prima di me la Francia era divisa in due, con me sarà piegata in quattro dal ridere”. Tra lo stupore generale, i sondaggi andarono alle stelle, ma Coluche all’improvviso si ritirò dalla competizione ed entrò in depressione.
Dopo un periodo difficile tornò a recitare e nel 1983 vinse il Premio César come migliore attore per la sua interpretazione nel film Ciao amico (Tchao pantin); seguirono due film di Dino Risi, tra cui Scemo di guerra (1985), i cui protagonisti erano lo stesso Coluche e il comico italiano Beppe Grillo. Nel 1985 lanciò una campagna nazionale contro la povertà e la dissipazione delle risorse, inventando i “Ristoranti del Cuore”. Morì ad appena 41 anni, nel 1986, in un incidente automobilistico mai del tutto chiarito.
“Questo libro – avverte Monti – non è un saggio storico o un pamphlet politico, ma una biografia romanzata e divertita del buffone più amato di Francia, perché la storia di Coluche ci aiuta a capire quello che ha attraversato anche il nostro paese. Se la comicità diventa una branca della politica, allora la politica è solo una delle tante industrie dello spettacolo? O forse la satira è un ingrediente necessario alla democrazia e allora, nell’eterna lotta tra il re e il buffone, poiché l’orrore è umano, riderci sopra ci aiuta a vivere”.

Il libro è ispirato al radiodramma Concerto per Coluche, scritto da Monti nel 2017 per la Radio della Svizzera Italiana, che proprio in questi giorni lo sta riproponendo sul proprio sito.


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