Gian Mario Anselmi
“White mirror”
Le serie tv nello specchio della letteratura
Salerno Editrice
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Che cosa c’entra Gadda con Zerocalcare? E come può essere accostato Giacomo Leopardi al protagonista di una Serie TV come True Detective, o i personaggi di Game of Thrones al pensiero di Machiavelli? Insomma cosa c’entra la letteratura – in particolar modo italiana – con la forma di intrattenimento oggi dominante al mondo?
Eppure c’è un filo rosso che lega la serialità televisiva e gli scrittori del canone occidentale, un filo seguendo il quale è possibile risalire da Netflix ai classici o, per dirla in altri termini, da Black Mirror – lo schermo nero dei nostri dispositivi video – alla pagina dei libri, ovvero lo specchio bianco della nostra civiltà. L’autore di questo saggio prova a seguire quel filo, raccontando la storia di un rapporto unico e speciale, quello dell’incontro tra due espressioni artistiche apparentemente distanti, l’una antichissima, l’altra modernissima, ma piú vicine di quanto non sembri.
Per comprendere come nasca l’universo narrativo seriale in cui siamo immersi non è stato composto un dizionario o un’enciclopedia di titoli, ma un racconto in cui l’intreccio tra letteratura e Serie televisive dà luogo a uno scambio, un reciproco dare e avere che sta trasformando non solo le modalità della narrativa in quanto tale, ma il nostro immaginario contemporaneo e le idee che esso rappresenta in streaming. La sceneggiatura, le partiture drammaturgiche, la delineazione dei personaggi non sono mai state cosí decisive e cosí complesse come oggi per garantire la riuscita di una buona Serie, a qualsivoglia genere appartenga. E tutto ciò deriva dalla pratica letteraria di ora e del passato, dei grandi classici come dei romanzi popolari: ogni giorno questo rapporto si fa sempre piú stretto ed esplosivo, tanto che, forse, non si può comprendere il successo di Squid Game senza e la Poetica di Aristotele.
Gian Mario Anselmi è professore dell’Alma Mater Università di Bologna, dove è stato a lungo ordinario di Letteratura italiana e Letteratura italiana medievale. Si è occupato soprattutto di Umanesimo e Rinascimento e di Illuminismo, con contributi importanti, fra gli altri, su Machiavelli e Tasso. Da tempo si dedica allo studio delle forme contemporanee dell’immaginario. Fra i suoi ultimi volumi ricordiamo: L’immaginario e la ragione (Roma 2017); L’approdo della lettaratura (ivi, 2018); I passaggi e la cronologia ragionata della letteratura italiana, con F. Tomasi (Bologna 2021).
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