Ghila Piattelli
“Resta ancora un po’”
Giuntina
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Giuditta si è messa in testa di scegliere il luogo più adatto per il suo eterno riposo. Con tutina rosa e scarpette di vernice esplorerà lapidi e vialetti alla ricerca del cimitero perfetto e, senza troppi convenevoli, entrerà nelle vite dei suoi giovani accompagnatori – l’amatissimo nipote Yoni, la sua fidanzata Noga e il coinquilino Ittai – e in tutte le loro vite lascerà un segno. Ma soprattutto Giuditta riuscirà a esorcizzare il segreto che la figlia Ahuva tiene ben celato in una scatola da scarpe nascosta nell’armadio e che da troppi anni tiene in ostaggio la sua famiglia.
Resta ancora un po’ è un originale “romanzo israeliano in lingua italiana” che squarcia il velo che separa generazioni e sensibilità. Passato e presente, nonni e nipoti, vivi e morti si sfiorano e si scoprono più vicini di quanto immaginassero. Dal loro dialogo nasce la consapevolezza che, per tornare a respirare, bisogna imparare a non aver paura del dolore o dell’oblio. Solo così i fantasmi che abbiamo trattenuto con la forza, quelli che abbiamo imprigionato nei cassetti e nei cuori, potranno finalmente quietarsi e sorriderci, e forse perfino dissolversi.
Ghila Piattelli è nata a Roma nel 1973 e si è trasferita in Israele nel 1992. Dopo essersi laureata in Filosofia presso l’Università Ebraica di Gerusalemme, e aver conseguito un diploma post-laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università Bar Ilan, nel 2001 ha fatto ritorno in Italia dove ha collaborato con il Centro di cultura ebraica di Roma e ha lavorato presso l’Ambasciata d’Israele. Nel 2009 è tornata a vivere in Israele dove lavora come traduttrice e insegnante di italiano. È sposata e ha tre figli. Resta ancora un po’ è il suo primo romanzo
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