Gaetano Massaro
“Al di qua delle mie possibilità”
Castelvecchi Editore
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Albert, di anni 29, ma anche 52, da un po’ di tempo non riesce a dormire per via di un bip. Ipotizza che questo suono sia il frutto della sua autosuggestione e, nel tentativo di capirne l’origine, scopre delle risorse che non sapeva di avere, proprio al di qua delle sue impasse, e mentre sullo sfondo si consumano improbabili incontri con improbabili personaggi di uno spaccato di vita invece assai probabile, si racconta di un rapporto simbiotico, per così dire a distanza, tra il protagonista e una figura misteriosa di cui è opportuno non svelarne il mistero. Una storia tragicomica, un flusso di pensiero in una lingua musicale e libera, per scoprire fin dove si può scendere nelle umane debolezze e se vale la pena tentare di risalirne.

“L’amore mi rende profondo. E’ meglio fermarsi”

Così comincia:
“Il parlare tanto senza dire niente non può giovarmi in alcun modo, non faccio altro che confutare le mie verità, prima l’una e poi l’altra, un ciondolamento infinito senza che la cinesi del dubbio mi abbia concesso mai alcun beneficio. Senza di questo non sarei qui oggi, davanti a questa mela che mi fissa come se niente ci fosse stato tra noi, del resto nulla c’è stato, né io ho mangiato lei e né lei ha mangiato me, ci mancherebbe, una mela mangia un’altra mela, no che io sia una mela, o perlomeno non dicono di me questo gli altri, però non escluderei esserlo agli occhi della mela, in tal caso avrebbe un senso anche tutto questo fissarmi, la mela forse si è invaghita di mea, si è innamorata, a questo punto credo abbia anche maturato la certezza di non essere corrisposta, i segnali sono chiari: stanotte ho mangiato un kiwi.”

Gaetano Massaro
Attore, autore e regista, ha partecipato a trasmissioni televisive come Zelig circus, Zelig off e La tintoria, e a fiction come La squadra e Linea d’ombra. Insegna improvvisazione teatrale, recitazione, drammaturgia, cabaret e scrittura creativa. 

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