Francesco Sala “I gelati sono finiti”

Francesco Sala. I gelati sono finiti. Transeuropa Edizioni. Francesco Sala. I gelati sono finiti. Transeuropa Edizioni.

Francesco Sala
“I gelati sono finiti”
Transeuropa Edizioni

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Biagio galleggia sulla crisi incombente della sua attività di ristoratore, all’inizio di un’estate impietosa. Incapace di trovare soluzioni per invertire la rotta, incapace persino di trovare in sé le ragioni per reagire. O anche solo resistere. Sul lento fallimento della Pizzeria Vulcano, si specchia quello intimo di chi ruota attorno a quel luogo – dipendenti e clienti – ma anche il fallimento collettivo di una provincia desertificata, inacidita; incattivita in una insofferenza, facile e consolatoria, nei confronti degli immigrati. Insofferenza che cova sotto le ceneri

Così comincia:
“Ci ha spaccato la testa. Dicono con un mattone: ma che mattone può essere uno che se lo batti, per quanto ci dai dentro, va bene lacerare la pelle e la carne, ma arriva a rompere l’osso; e un osso mica da niente: quello del cranio che è duro forte…”

Francesco Sala è nato a Voghera nel 1982. Ha fatto l’aiuto falegname, l’operaio stagionale, il bracciante agricolo, il lavapiatti, il cameriere, il barista, il fattorino delle pizze, lo speaker in radio, l’addetto stampa, il giornalista, il cuoco. Ha lavorato in un teatro e due cinema. Oggi vive a Londra.


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