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FOLCO QUILICI

IL POSTO DELLE PAROLE

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CONVERSAZIONE

DI

LIVIO PARTITI

CON

FOLCO QUILICI

"RELITTI E TESORI"

MONDADORI


"Nell'arco di oltre cinquant'anni sono stato
testimone del passaggio dalla ricerca dilettantesca di reperti
conservati dal mare allo sviluppo di una ricerca sistematica, sempre più
perfezionata, sia come tecnica sia come impostazione scientifica."
Folco Quilici ha iniziato a immergersi quando era ragazzo, con l'ausilio
di un residuato di guerra, un autorespiratore a ossigeno che gli ha
permesso di perlustrare e fotografare i fondali in anni in cui erano
davvero in pochi a interessarsi al mondo sommerso. Da allora,
l'archeologia subacquea, oggi vera e propria disciplina scientifica, ha
permesso non solo di aggiungere importanti pagine alla Storia, dai tempi
antichi ai giorni nostri, ma anche di portare alla luce vicende degne
dei migliori romanzi d'avventura. Se non ci stupisce, infatti, sapere
che in fondo al mare, lungo le tratte tra il Centroamerica e la Spagna,
giace un tesoro dal valore inestimabile, ricchezze di Aztechi, Maya e
Incas razziate dai galeoni spagnoli e portoghesi in epoca moderna, o
carichi di navi pirata vittime di tempeste, più curiosa è la vicenda del
treno scomparso tra i ghiacci del lago Bajkal all'inizio del secolo
scorso, sulla transiberiana: la carrozza blindata conteneva migliaia di
rubli d'oro spediti dallo zar per convincere i generali coreani a
schierarsi contro i giapponesi.

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FOLCO QUILICI

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