Flavio Caroli
“L’arte italiana in quindici week end e mezzo”
Mondadori Editore
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Flavio Caroli è uno storico dell’arte dalle indiscusse capacità narrative. In questo saggio che diventa un romanzo, dialoga con un’amica di lunga data accompagnandola per quindici weekend e mezzo alla scoperta di grandi artisti, monumenti universalmente noti e gioielli nascosti (scelti dopo una oculatissima scrematura) nei luoghi nevralgici dell’arte italiana. Passeggiando per le vie dei centri storici o raggiungendo musei fuoriporta, ci presenta in un racconto ricco di immagini protagonisti come Andrea Mantegna, che si può incontrare nella basilica di Sant’Andrea, a Mantova, non solo attraverso le sue opere ma anche sotto forma di un busto scolpito posto nella Cappella funeraria, e promette: «Si innamorerà dello sguardo lontano di chi vede la grandezza del passato, e subito dopo ne percepisce la caducità e la cenere, e non può che rifugiarsi nella melanconia, e dar vita, con quella, agli unici antidoti concessi agli umani, che sono l’arte e la bellezza». A Venezia, dopo una sosta allo storico Harry’s Bar, ci propone l’incontro con Giovanni Bellini alle Gallerie dell’Accademia: «La linea belliniana incontra la linea introspettiva dell’arte occidentale, con una carta in più, risolutiva: la luce come elemento realistico, drammatico e drammatizzante». Ai grandi artisti e alle loro imprescindibili opere affianca aneddoti poco noti, come l’importanza della Cascina Pozzobonelli di Milano, senza la quale il Castello Sforzesco non sarebbe come lo vediamo oggi. Un graffito presente nel portico mostra infatti l’aspetto originario del castello, con la Torre del Filarete, crollata nel 1521: fu su questa immagine che l’architetto Luca Beltrami si basò per ricostruire la torre fra il 1892 e il 1905.
Un percorso nella storia dell’arte che si fa via via racconto personale: «Ricordi quando io ero poco più che un ragazzo, e tu mi sgridavi perché – a tuo dire – perdevo tempo con gli artisti, invece di occuparmi di te?». Oggi le opere di alcuni di quegli artisti, gli avanguardisti degli anni Sessanta appartenenti alla corrente dell’Arte Povera, sono raccolte al Castello di Rivoli, cui dedicare un ultimo, mezzo weekend: «Incontrerai le grandi metafore insite nell’occupazione dello spazio: metafore legate al naufragio della civiltà classica in Jannis Kounellis; metafore della socialità in Luciano Fabro; metafore dell’infinita ambiguità dei linguaggi che generano l’immagine figurativa in Giulio Paolini».
La felice penna di Flavio Caroli ci indica la via per comprendere appieno il patrimonio artistico italiano, nella convinzione che i capolavori sono il riassunto dei pensieri più profondi di un’epoca storica, e costituiscono «l’apertura visionaria verso il tempo che verrà».
Flavio Caroli, storico dell’arte moderna e contemporanea, ha dedicato i suoi studi alla linea introspettiva dell’arte occidentale, con molte pubblicazioni, fra cui: Leonardo. Studi di fisiognomica (1991, 2015), Il Cinquecento lombardo. Da Leonardo a Caravaggio (2000), Lorenzo Lotto (1975, 1980), Tiziano (1990), Sofonisba Anguissola e le sue sorelle (1987), Fede Galizia (1989), Giuseppe Bazzani. L’opera completa (1988), Il Gran Teatro del Mondo. L’anima e il volto del Settecento (2003), La pittura contemporanea dal Romanticismo alla Pop Art (1987), Il Divisionismo (2015), Dalla Scapigliatura al Futurismo (2001), Primitivismo e Cubismo (1977), Anni Trenta (1982), La politica dell’arte (1979), Burri. La forma e l’informe (1979), Europa, America. L’astrazione determinata 1960-1976 (1976), Parola-Immagine (1979), Nuova Immagine (1980), Magico Primario (1982), Anni Ottanta (1985), Storia della fisiognomica. Arte e psicologia da Leonardo a Freud (1995), L’Anima e il Volto. Ritratto e fisiognomica da Leonardo a Bacon (1998), La storia dell’arte raccontata da Flavio Caroli (2001), Le tre vie della pittura (2004), Arte d’Oriente Arte d’Occidente (2006), Tutti i volti dell’arte (2007, con Lodovico Festa), Il volto di Gesù (2008), Il volto e l’anima della natura (2009), Il volto dell’amore (2011), Il volto dell’Occidente (2012), Anime e volti. L’arte dalla psicologia alla psicoanalisi (2014), Con gli occhi dei maestri (2015), Il museo dei capricci. 200 quadri da rubare (2016) e Storia di artisti e di bastardi (2017). Poiché ciò che non può essere teorizzato deve essere raccontato, ha anche incontrato tre volte la narrativa, con Mayerling, amore mio! (1983), Trentasette. Il mistero del genio adolescente (1996, 2007) e Voyeur. I segreti di uno sguardo (2014).
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