Fabio Zuffanti
“Segnali di vita”
La biografia de «La voce del padrone» di Franco Battiato
Baldini & Castoldi
https://www.baldinicastoldi.it/
«Fabio ti prende per mano e, fin dalle prime pagine, ti cala in una storia che è quella di Franco Battiato e di tutti noi, in una girandola di descrizioni, aneddoti e approfondimenti condotti sul filo di un racconto magistrale.»
Aldo Nove
È sempre stato geniale, più originale di tutti. E proprio per questo che risuona nel tempo. Battiato mi spezza il cuore, è sempre stato signore, al di sopra degli altri ad è per questo, che più in alto ti porta il canto, ma ti spezza il cuore.
Marco Morgan Castoldi
Il 21 settembre 1981 è una data destinata a rimanere scolpita nella storia della musica italiana: quel giorno infatti Battiato pubblica il suo undicesimo album, La voce del padrone. È il suo lavoro più pop e al tempo stesso più difficile, e infatti all’inizio sono tutti interdetti: che cosa vorrà mai dire «cerco un centro di gravità permanente»? E questa atmosfera così estiva, festosa, questi testi quasi incomprensibili, queste musiche coinvolgenti ma al tempo stesso spiazzanti, che cosa significano?
Non che questo disco sia meno raffinato dei precedenti, anzi, ma ha qualcosa che agli altri mancava: una volontà di comunicazione, di stupire con l’arrangiamento sin dal primo ascolto, e soprattutto c’è il proposito, quasi folle, di arrivare all’immaginario collettivo pur nella complessità estrema di riferimenti, giochi di parole, ermetismo. In ogni caso, Battiato ci riesce: nell’estate del 1982 La voce del padrone è il disco che tutti amano, il più popolare, il più venduto (oltre un milione di copie). E oggi è ancora venerato, perché è semplicemente impossibile ignorarne la presenza: dall’elegia metafisica di Summer on a solitary beach, passando per le invettive di Bandiera bianca, l’amarcord di Cuccuruccucù, la giocosità di Centro di gravità permanente e la sensualità di Sentimiento nuevo, sono melodie impresse nella memoria di intere generazioni.
In queste pagine, Fabio Zuffanti, scrittore e musicista, entra nelle viscere di questo album leggendario e ne svela tutti i retroscena: dalla copertina ai testi, dalle melodie agli antefatti compositivi, dal contesto sociale al successo clamoroso…
Fabio Zuffanti è scrittore, musicista e critico musicale per «La Stampa», «Rolling Stone Italia», Rockol e «Ondarock».
È autore di due biografie su Franco Battiato pubblicate da Arcana Edizioni che lo hanno portato a essere considerato uno dei più attenti studiosi dell’artista siciliano. È inoltre autore di saggi musicali, racconti e romanzi. È uno dei nomi di punta del prog rock italiano, da solista e con le band Finisterre, Höstsonaten e La Maschera Di Cera. Il suo sito è
https://fzuffanti.wordpress.com/
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