Ezio Abbate, Claudio Fava
“Centoventisei”
Mondadori Editore
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Un vecchio killer in disarmo, una sospettosissima moglie al nono mese di gravidanza, un balordo che vuole farsi mafioso. Accade tutto in una notte d’estate palermitana, con l’aria ferma e la città svuotata. Attorno al furto di una centoventisei si accende un crescendo di presentimenti, equivoci, rivelazioni, fughe. Sullo sfondo, l’ombra densa e a tratti grottesca di Cosa Nostra e dei suoi progetti di morte. Finché la notte si spegne in un’alba limpida e imprevedibile.
Claudio Fava ed Ezio Abbate scrivono un racconto di fulminante efficacia in cui, senza mai citarla, alludono ai preparativi della strage di via D’Amelio del ’92. Prendono distanza dalla cronaca degli eventi, ma mettono in scena tre personaggi nella cui vita e nella cui personalità vediamo il mondo di chi è nato sotto la mafia ed è abituato a ragionare e ad agire secondo lo schema “ubbidisco o muoio, uccido o vengo ucciso”.
Ezio Abbate (Cassino, 1979), sceneggiatore, è fra i creatori delle serie tv Suburra, Curon, L’ora, Squadra mobile, Le mani dentro la città, e I diavoli. Ha scritto soggetto e sceneggiatura dei film Banat (2015, presentato alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia) e Frontiera (vincitore del David di Donatello 2019 per il miglior cortometraggio).
Claudio Fava (Catania, 1957), giornalista, è inviato per i maggiori magazine italiani. Scrive per il cinema (I cento passi, David di Donatello 2001 per la migliore sceneggiatura), per la televisione (fra le altre, la serie Il capo dei capi) e per il teatro. Tra i suoi libri: Nel nome del padre (1996), Il mio nome è Caino (1997), La notte in cui Victor non cantò (1999), Teresa (2011), Mar del Plata (2013), Prima che la notte (con Michele Gambino, 2014), Il giuramento (2019) e L’isola (con Michele Gambino, 2020). Attivamente impegnato in politica, attualmente è presidente della Commissione Antimafia siciliana.
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