ERNESTO FERRERO

CONVERSAZIONE

DI

LIVIO PARTITI

CON

ERNESTO FERRERO

 

GEORGES PEREC

"IL CONDOTTIERO"

VOLAND EDIZIONI

 

Gaspard Winckler,
principe dei falsari, su commissione di Anatole Madera si dedica per
mesi alla realizzazione di un falso Condottiero che competa in tutto e
per tutto con quello del Louvre, dipinto da Antonello da Messina nel
1475. A un passo dal compimento, Winckler non riesce a portare a termine
la sfida e assassina Madera. Perché?
Come il Pierre Menard di Borges, Perec descrive, in un romanzo che ha le
movenze del poliziesco, l’esatto stato d’animo di chi concepisce un
falso come un nuovo originale.

Testo fino ad oggi inedito, scritto tra il 1957 e il ’60 e miracolosamente ritrovato trent’anni dopo la morte dell’autore, Il Condottiero
è una affascinante riflessione sull’arte: ci racconta di come solo
confrontandosi con il falso si possa arrivare alla conquista di una
verità.

 

GEORGES PEREC

Nasce a Parigi nel 1936. Il padre viene ucciso in guerra nel 1940, la
madre tre anni più tardi è deportata in un campo di concentramento e lui
sarà educato dalla famiglia paterna. Esordisce in letteratura con Le cose
che nel 1965 ottiene il Prix Renaudot. Nel 1967 entra a far parte
dell’OuLiPo divenendone ben presto figura di spicco. Fra le sue opere
più conosciute vanno citate almeno La scomparsa (1969), W o il ricordo dell’infanzia (1975), Mi ricordo (1978) e il romanzo che lo ha reso celebre anche presso il grande pubblico: La vita istruzioni per l’uso del 1978, che in quello stesso anno ottiene il Prix Médicis. Perec muore il 3 marzo 1982.

 

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ERNESTO FERRERO

È nato a Torino nel 1938.

Dagli anni sessanta agli anni ottanta ha lavorato presso Einaudi, iniziando nel 1963 come responsabile ufficio stampa, diventando poi direttore letterario e infine, dal 1984 al 1989, direttore editoriale. Ha collaborato così con intellettuali come Elio Vittorini, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Norberto Bobbio, Massimo Mila, Franco Venturi, Giulio Bollati.

È stato poi segretario generale della Bollati Boringhieri, direttore editoriale in Garzanti e direttore letterario presso Arnoldo Mondadori Editore. Dal 1998 è direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino.

Si è occupato di linguistica, di critica letteraria, storia. Nel 1972 ha pubblicato I gerghi della mala dal '400 a oggi (Oscar Mondadori, Premio Viareggio Opera prima), poi ampliato nel Dizionario storico dei gerghi italiani (Arnoldo Mondadori Editore, 1991).

Come critico, si è occupato di Gadda (Mursia, 1972), Calvino (Mondadori, 1995) e Primo Levi (Einaudi, 1997 e 2007). Ha inoltre curato per Einaudi il Dialogo tra Primo Levi e Tullio Regge (1984). Ha scritto anche una biografia di Gilles de Rais, il famoso Barbablù del Medioevo francese (Mondadori 1975; nuova ed. riveduta e accresciuta, Piemme, 1998, ora nei Tascabili Einaudi).

Come narratore, ha esordito nel 1980 con il romanzo Cervo Bianco (Mondadori), basato sulla storia vera di un falso capo indiano che incanta gli italiani nel 1924; poi riedito in una nuova stesura e con un diverso titolo,L'anno dell'Indiano Einaudi 2001. Nel 2000 ha vinto il Premio Strega con il romanzo N., che ricostruisce i trecento giorni dell'esilio elbano di Napoleone attraverso gli occhi del suo bibliotecario. N. è stato tradotto in Francia, Grecia, Olanda, Portogallo, Spagna, Polonia, Lettonia, ed ha ispirato il film N (Io e Napoleone) (2006) di Paolo Virzì.

In seguito ha scritto un breve saggio sul metodo di Napoleone organizzatore e manager (Lezioni napoleoniche, Mondadori 2002, Premio Isola d'Elba), e il monologo teatrale Elisa, incentrato sulla sorella dell'Imperatore, principessa di Lucca e granduchessa di Toscana (Sellerio Editore, 2002).

Nel libro di memorie I migliori anni della nostra vita (Feltrinelli, 2005), ha rievocato la vita quotidiana della casa editrice Einaudi dal 1963 al 1975, anno della morte di Pier Paolo Pasolini.

La sua ultima fatica letteraria, Disegnare il vento. L'ultimo viaggio di Capitan Salgari (Einaudi, 2011), è una ricostruzione basata su documenti storici, con alcuni inserti di fantasia, degli ultimi giorni di vita dello scrittore Emilio Salgari.

È stato traduttore di Céline (Viaggio al termine della notte, Casse-pipe) e di Flaubert (Bouvard e Pécuchet). È collaboratore dei quotidiani La Stampa, Il Sole 24 Ore e dei programmi culturali della RAI.

 

 

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ERNESTO FERRERO

 

 

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