Erica Ferrario
“Kum! Festival”
https://www.kumfestival.it/
Il tema del fine vita chiude un ciclo aperto a suo tempo con l’edizione del festival dedicata a L’origine della vita.
La crisi pandemica che ha colpito le nostre società non ha fatto che rendere più drammatica un’esperienza che interroga da sempre la vita umana. Come e più di tutte le soglie che la nostra avventura attraversa, l’ultima si carica di significati molteplici e proietta la sua ombra potente sulle precedenti.
Ma il fine vita è ancora un momento della vita, un passaggio in cui è possibile fare qualcosa di sé, un’occasione in cui dare testimonianza di un’esistenza e raccogliere la testimonianza di chi l’ha accompagnata e la accompagna. Ecco perché il tempo della fine è un tempo enigmatico, apre domande etiche, scuote la politica, divide l’opinione pubblica, suscita controversie giuridiche, interroga le pratiche mediche e i saperi scientifici, sfida le più antiche tradizioni religiose.
Così il festival allargherà lo sguardo per cerchi concentrici, estendendo l’interrogazione alla fine delle grandi narrazioni storiche, al tramonto di mondi culturali e assetti geopolitici, alla catastrofe climatica che sembra procedere inarrestabile, alla nascita e alla morte delle stelle e degli universi.
Federico Leoni, Massimo Recalcati
Kum! Festival, Ancona
Sabato 15 ottobre 2022, ore 11:00
Letture e Ritratti “Francoise Dolto. I bambini e la morte”
con Erica Ferrario
Erica Ferrario
Psicoterapeuta, psicoanalista, membro della Società Milanese di Psicoanalisi e dell’équipe di Jonas Onlus Milano di cui è co-coordinatrice.
È docente tutor e responsabile del Laboratorio lettura testi presso IRPA (Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata) Scuola di Specializzazione diretta da Massimo Recalcati presso la quale ha conseguito il diploma in psicoterapia.
Si è occupata del pensiero di D.W. Winnicott, con particolare riferimento al concetto di falso sé, ed è studiosa appassionata dell’opera di F. Dolto.
È autrice, per la collana Eredi, di Feltrinelli, di un volume dal titolo Françoise Dolto. Il corpo come teatro del desiderio.
Vive e lavora a Milano.
Erica Ferrario
“Francoise Dolto. Il corpo come teatro del desiderio”
Feltrinelli Editore
https://www.feltrinellieditore.it/
Una mappa del pensiero rivoluzionario di una grande psicoanalista infantile. Il racconto di una vita che si fa pratica clinica e di una pratica che si fa teoria.
Françoise Dolto è stata una personalità di rilievo nel panorama intellettuale francese del suo tempo; ha goduto di una certa fama, è stata amata e osteggiata, esaltata e detestata, mentre oggi rischia di essere dimenticata o fraintesa e ridotta a stereotipi. È stata medico, pediatra, psicoanalista, psicoanalista infantile, ma anche, secondo la definizione che lei stessa ha formulato nel corso della sua travagliata infanzia, “medico dell’educazione”. Si è lasciata interrogare dai problemi dei bambini, lavorando con una inesausta determinazione a intrecciare pratica clinica e speculazione teorica, nutrendo la prima con la seconda e viceversa. Ha ripreso e ripensato in modo originale il concetto di “desiderio” e ha formulato l’enigmatica idea di “immagine inconscia del corpo”, che costituisce il fil rouge di tutto il suo pensiero. In Dolto coesistono elementi diversi che ne rendono difficile una lettura unilaterale: impegnata in opere di prevenzione a livello sociale e in sperimentazioni pionieristiche e rivoluzionarie in ambito scolastico e educativo, è stata anche un’attenta rilettrice di Freud; non ha mai fatto mistero della sua fede e dell’intreccio fra questa e il modo di intendere e affrontare il proprio lavoro. Questo volume è una mappa della sua vita e della sua opera, dalla quale Dolto emerge come una pensatrice creativa e visionaria, che ha ancora molto da dire al nostro presente. Raccogliere la sua eredità è una sfida umana, teorica e politica.
IL POSTO DELLE PAROLE
Ascoltare fa Pensare
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