Enrico Chierici
“Righe”
Neos Edizioni
www.neosedizioni.it
Un racconto on the road, un viaggio tra i parchi dell’Ovest, quattro passeggeri e la musica grunge Due giovani amici, una ragazza e un aspirante scrittore viaggiano a bordo di una vecchia Ford Escort, verso l’Ovest degli Stati Uniti.
L’itinerario è approssimativo come le loro motivazioni. Ognuno è in fuga da qualcosa e alla ricerca di sé. Marcus ha compromesso il suo futuro con scelte inadeguate alle aspettative del padre. Ha combinato poco nella vita e teme di non combinare granché in futuro, vorrebbe fare qualcosa di rimarcabile, anche solo minimamente degno di nota e che resti nel tempo. Una svolta, scrivere una riga. Leonardo, segnato da un incidente che lo ha menomato, si unisce per sottrarsi allo sguardo pietoso della madre. Alicia dovrebbe portare un po’ di allegria, ma anche lei sale a bordo con valigie colme di sensi di colpa e di un dolore non raccontato. Durante una tappa si aggiunge Tabby, scrittore impantanato in cerca di una storia. Il quinto passeggero è la musica grunge. I Grant Lee Buffalo e Chris Cornell sono la colonna sonora che accompagna pensieri e discorsi. L’atmosfera è sospesa; mentre l’autoradio suona e il paesaggio scorre, chilometro dopo chilometro la vita prende il sopravvento, scioglie sgomenti e dolori e apre nuovi sentieri.
Ascolta “Enrico Chierici “Righe”” su Spreaker.
Il Texas, Albuquerque, Phoenix i parchi del Sud-Ovest, il Grand Canyon, la Death Valley, il Sequoia, Baja California e il golfo di Cortez. L’incontro con l’incommensurabile sarà risanante: l’immensità della natura metterà i protagonisti di fronte ai loro limiti, li inonderà di meraviglia e di forza vitale e svelerà loro la possibilità di nuovi orizzonti. Una riga verticale, come quelle incise da Lucio Fontana, sono un dolore provato. Qualcosa che si rompe, si squarcia. Ma se il verticale diventa orizzontale, gli squarci diventano righe. Non fanno più male. “Vedere le cose da un’altra angolazione cambia anche la sofferenza di chi la racconta. E mentre il verticale non lascia scampo, l’orizzontale consente di vedere come, tra una riga e l’altra, ci sia dell’altro, ci sia un gran bel pezzo di tela bianca”. Una storia di formazione ruvida e tortuosa; il lettore si cala con rivelazioni inattese e dialoghi intensi nell’anima spaesata dei quattro viaggiatori e poi risale alla luce con un percorso nel wild ricco di sfumature, la cui forza liberatoria nasce dalla bellezza e dalla sua condivisione.
Enrico Chierici, nato a Genova nel 1972, chimico, vive a Torino insieme alla moglie e ai tre figli. Per anni è stato vicino ai ragazzi attraverso lo scoutismo, imparando l’importanza di capire e cercare di realizzare i propri sogni. E ha scoperto che scrivere è, per lui, uno di questi. Con Neos ha pubblicato i romanzi Barbon Style nel 2017, e Di che accordo sei? Storia di fango e di blues nel 2018, Senza copertura nel 2020, Sognami libero nel 2021 ed è stato curatore dell’antologia Chi vuol essere padre sia, 2020.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it