Emilio Radice
“Oltre il confine della paura”
Viaggio in moto nell’Afghanistan dei Talebani
Neos Edizioni
www.neosedizioni.it
“In Afghanistan con la motocicletta. Era un sogno che avevo da quando ero ragazzo e ho capito che avrei potuto realizzarlo soltanto il 15 agosto del 2021, quando i talebani occuparono Kabul e gli americani furono costretti a una fuga convulsa”. Emilio Radice, giornalista, viaggiatore e motociclista di lungo corso, nell’aprile del 2023 decide di provare a entrare nel Paese in sella alla sua Aprilia Tuareg 660. Attraversa l’Anatolia, il Kurdistan iraniano, il Belucistan persiano, fino a Mashhad, alle porte con l’Afghanistan. Da qui, non senza difficoltà, ottiene il visto per accedere nel Paese dei talebani. In sella alla moto segue quello che resta della statale A1, l’unica strada afghana che permette oggi di attraversare un Paese reduce da quarant’anni di guerre e conflitti interni. Scoprendo, tappa dopo tappa, la storia e le bellezze millenarie di questa terra, crocevia tra cultura occidentale e orientale. Herat, con il suo castello e i minareti del Mosallah, quindi Kandahar, Bamiyan, Kabul, l’Hindukush.
Nei piccoli villaggi Emilio Radice trova la povertà estrema, la discriminazione, il fondamentalismo, la diffidenza dei talebani, ma superati i primi ostacoli scopre una popolazione accogliente, mossa da una profonda dignità, un popolo orgoglioso e determinato a mostrare di sé una veste inedita.
Il volume è corredato da un ampio album fotografico accessibile tramite Qrcode.
Emilio Radice, romano, settantacinque anni, è stato giornalista a “Paese Sera” e poi a “La Repubblica”, attivo in specie sul sociale (manicomi, carceri, lotta alla droga). È autore di due programmi radiofonici Rai, Altrimenti insieme e Il triangolo d’oro, e ha pubblicato Rose al veleno (stalking) e Cocaparty per Bompiani. Come reporter per l’inserto “Viaggi di Repubblica” ha visitato molti Paesi del mondo, ma la sua passione sono i lunghi e solitari viaggi in motocicletta scegliendo il Medio Oriente e il Centro Asia come luoghi di predilezione. Senza tour operator e prenotazioni, fedele al principio che un buon viaggio si costruisce giorno per giorno, è stato fra l’altro nel Kurdistan iracheno, in Siria, Georgia, Armenia, Russia, Kazakhistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan, Azerbaijan, più volte in Iran e, in ultimo, in un Afghanistan appena uscito dalla guerra e dominato dai talebani.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it