Elisa Biagini “Quanto preme ai vetri”

Elisa Biagini. Quanto preme ai vetri. Manni Editori Elisa Biagini. Quanto preme ai vetri. Manni Editori

Elisa Biagini
“Quanto preme ai vetri”
Poetica e poesia
Manni Editori

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La poesia di Elisa Biagini è un viaggio nella vita della parola essenziale, della parola abitata dal silenzio. I versi, che uniscono nitore e leggerezza, via via disegnano una fisica poetica, affidata a uno sguardo che sa collocarsi nell’intimo dell’apparire, nello stare dell’oggetto, nell’esatta geometria del mondo. La parola si tiene stretta, mirabilmente, al respiro delle cose. E per questo ha una sua luce e una sua musica. Anche le composizioni di oggetti che nella prima sezione del libro si fanno immagini fotografiche raccontano questa limpida cura del visibile.
In questo libro, che ripercorre un bell’itinerario, con le sue scansioni e i suoi indugi, si fa esplicita una scommessa: mostrare – nella lingua della poesia, nella sua dolcezza e nelle sue asperità – la comune appartenenza di uomini e cose al bios, al ritmo del mondo. In dialogo con i versi, la riflessione sulla poesia, sulla sua necessità, sulla sua responsabilità.

Antonio Prete

Elisa Biagini è nata nel 1970 a Firenze, dove vive. Insegna Storia dell’arte, Letteratura e Scrittura creativa alla New York University Florence.
Ha esordito in poesia nel 1993 e da allora ha pubblicato varie raccolte, alcune bilingui. Con Einaudi L’ospite (2004), Nel bosco (2007), Da una crepa (2014), Filamenti (2020), L’intravisto (2024).
Ha curato e tradotto Nuovi poeti americani (Einaudi, 2006), l’antologia di Paul Celan Non separare il no dal sì (Ponte alle Grazie, 2020), e con Antonella Anedda Poesia come ossigeno. Per un’ecologia della parola (chiarelettere, 2021).
I suoi libri sono tradotti in oltre quindici lingue.

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