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Eleonora Sottili “Come diventare Anna Karenina”

Eleonora Sottili. Come diventare Anna Karenina. Einaudi Editore

Eleonora Sottili
“Come diventare Anna Karenina”
(senza finire sotto un treno)
Einaudi Editore

www.einaudi.it

Scavalcare una corda rossa e poi mimare un insetto in volo, passeggiare con i sensi all’erta, arrampicarsi sugli alberi, nuotare nell’acqua gelata. Sembrano le attività di un campo scout, invece è un corso di scrittura. Almeno cosí diceva il volantino che Eleonora ha interpretato come un segno del destino. Ma il destino tende a contraddire le aspettative, e infatti a guidare il corso c’è un tizio belloccio che fa l’attore e sembra seriamente convinto che nella scrittura, e forse pure nella vita, la questione sia tutta lí: scavalcare o non scavalcare quella corda rossa. E se avesse ragione lui? Se provando a diventare la persona che vorrebbe essere, Eleonora potesse scoprire chi è davvero? Un libro allegro e inconsueto, che mescola le forme narrative e le voci, le trame dei grandi romanzi alle biografie dei loro autori. La storia di un’educazione letteraria (e sentimentale) avventurosa, un po’ sghemba e strenuamente spensierata.

Eleonora, «trentadue anni, impiegata di concetto, sposata felicemente», da bambina ha scritto un romanzo sulle pecore che ha mandato in solluchero la mamma. Ed è stata proprio sua madre a piantarle in testa il sogno di diventare una scrittrice, ma da quel momento Eleonora non ha piú buttato giú una sola riga, neppure sulle pecore, limitandosi a farsi fotografare di tre quarti con sguardo assorto come i grandi romanzieri. Veste di scuro, ha capelli e unghie fragili – e fragile sembra anche la sua felicità: si è impegnata talmente a non farsi sovrastare dal dolore, che adesso non sente piú niente con chiarezza. Solo un disagio che ha imparato a ignorare, come si ignora una goccia d’acqua fredda che ti cola sul gomito mentre lavi i piatti. Quando finalmente si decide a frequentare un laboratorio di scrittura, scopre che i suoi compagni, un manipolo di studenti malinconici e sentimentalmente instabili, sono tutti come lei: aspiranti scrittori che però non scrivono mai. A guidarli c’è Enrico, che sembra materializzarsi giusto il tempo delle sue lezioni. Sarà perché fa l’attore, ma il suo metodo appare fin da subito poco ortodosso. Anziché farli scrivere, li obbliga a recitare nei panni di Romeo e Giulietta. A bruciapelo rivolge loro domande tipo: «Siete innamorati come Emma Bovary?», «Brillate come Anna Karenina? », «Sareste capaci di vivere nei boschi? » Spaesati, addirittura sospettosi, Eleonora e i suoi compagni si ritrovano cosí a studiare – e a copiare – le abitudini e le manie di Tolstoj, Mary Shelley, Stevenson e Conan Doyle, ma pure quelle dei loro personaggi. E intanto le loro storie si intrecciano, e qualcuno comincia a confondere i romanzi e la vita…

Eleonora Sottili è nata in Toscana nel 1970 e lavora alla Scuola Holden. Ha pubblicato Il futuro è nella plastica (nottetempo 2010) e Se tu fossi neve (Giunti 2015). Per Einaudi, nel 2020 Senti che vento e, nel 2024, Come diventare Anna Karenina (senza finire sotto un treno). Ha curato insieme ad altri il volume «Scrivere», compreso nell’antologia La seconda luna (Zanichelli 2018).


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