Davide Vicari
“Io credo in Dio e in Bernabé Ferreira”
Vallecchi Editore
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“Un romanzo sul calcio, forse il solo che parla con dovizia di particolari di tutti i Campionati Mondiali”
Un romanzo sul calcio, forse il solo che parla con dovizia di particolari di tutti i Campionati Mondiali dal 1930 al 2018. Perché il protagonista ha questa sola, meravigliosa ossessione che lo rinfranca dal grigiore della sua esistenza solitaria e dall’impossibilità di essere normale: è indifferente a sua madre, non ha conosciuto il padre che è morto prima che lui nascesse, non ama la moglie fedifraga, non ama i figli, forse prova qualcosa per la giovane badante. Gli rimane la passione che trasmette come un virus a un suo simile impegnato a difendersi da un altro virus che si sta diffondendo in tutto il mondo, il COVIDl 9. Cento anni di avvenimenti, sconvolgimenti, immobilismo, un percorso lungo i tempi che cambiano.
Davide Vicari è nato in Italia lo scorso secolo. Laureato in Scienze Politiche e in Giurisprudenza, è Patrocinante in Cassazione e davanti alle Giurisdizioni Superiori. Ha pubblicato racconti su quotidiani e riviste. Col collega Davide Tassinari ha scritto Anche le società vanno in galera (Foschi editore). Ha pubblicato il romanzo breve Il dittongo viene dal Congo (Foschi editore) utilizzando lo pseudonimo di Leonidas Von Icari. Poi è stata la volta de Il pallone rosso, (Booksprint Edizioni). A seguire Il drago di dihuk (Minerva Editore Bologna) ambientato nell’Iraq dell’ultimo conflitto e ispirata da un incredibile fatto vero. Infine, per i tipi della Novecento Editore Cittadino modello, ambientato in un assai prossimo futuro apocalittico, tra Daesh e democrazia.
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