Davide Tranchina
“Cieli Impossibili”
In mostra fino al 22 settembre 2020
Gaggenau DesignElementi Hub / Milano
amanutricresci.com/cramum
www.gaggenau.com/it
Qual è lo spazio e qual è il ruolo della fotografia nella “società dell’immagine” contemporanea?
La risposta a questo quesito è il punto di partenza di tutta la ricerca artistica di Davide Tranchina, protagonista della aperta fino al 22 settembre “Cieli Impossibili” curata da Sabino Maria Frassà e promossa a Milano Gaggenau e Cramum al Gaggenau DesignElementi Hub di Corso Magenta 2 Milano. La mostra è incentrata sul tema della distanza ed è composta da 15 opere, per lo più inedite, realizzate attraverso la tecnica dell’off-camera che ha reso celebre l’artista a livello internazionale.
Come spiega il curatore Frassà: “Davide Tranchina fotografa l’utopia, una dimensione ideale a cui l’essere umano tende per tutta la propria esistenza. Ciò che vede lo spettatore nelle opere di questo artista non esiste e non è mai esistito, sono cieli “volutamente” impossibili. L’artista ricerca e innesca un cortocircuito sensoriale tra figurazione percepita e realtà registrata che provoca, in misura maggiore rispetto ai precedenti lavori più mimetici, una vertigine non solo per la distanza tra noi e il cielo, ma anche per l’ambiguità stessa dell’immagine: il “come se” spinge lo spettatore a domandarsi se ciò che vede sia realmente un orizzonte o meno. Si comprende come per Tranchina l’arte e la fotografia non registrino ciò che l’essere umano riesce a percepire, quanto una realtà ontologica. L’arte fornisce gli elementi per vedere ciò che l’occhio umano – inteso come organo – da solo non riesce a cogliere. I cieli impossibili di Davide Tranchina, riduttivo e tecnicamente sbagliato definirli “scatti fotografici”, finiscono così per risultare immagini universali che colgono e danno forma all’inconscio archetipico dell’essere umano. L’aspetto utopico ed idealistico è in ultima istanza la vera “cifra” caratteristica che affascina l’artista e che completa l’onnipresente distanza; non la registrazione della forma della materia. In fondo tutti i “cieli impossibili” di Tranchina sono il racconto del viaggio dell’essere umano dalla terra al di là del cielo, al Mondo delle Idee: “L’utopia è come l’orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L’orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l’utopia? A questo: serve per continuare a camminare”. Eduardo Hughes Galeano.”
Gaggenau e Cramum hanno lavorato a lungo per trasformare il distanziamento sociale in opportunità: la mostra sarà visitabile su appuntamento e sarà arricchita da un tour digitale con realtà aumentata ricco di contenuti inediti sull’arte di Davide Tranchina. Ciò renderà possibile visitare la mostra anche in versione digitale, sebbene le opere d’arte siano sempre più apprezzabili se viste dal vivo. Chiusura estiva dal 1° al 23 agosto.
Per rivedere l’intervista a Davide Tranchina, realizzata nel corso dell’inaugurazione della mostra, con Erica Sagripanti, brand manager Gaggenau e Sabino Maria Frassà, curatore d’arte.
https://vernissage.gaggenau.comunicamedia.it/event/cieliimpossibili/
Per visitare la mostra aperta al pubblico su appuntamento
Gaggenau DesignElementi Hub, Corso Magenta 2, Milano
lunedì-venerdì 10:00 – 19:00
infocramum@gmail.com
gaggenau@designelementi.it
o prendere un appuntamento telefonando al: +39 02 29015250
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