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Daniela Liberti “Sacro inverno 20/21” Marija Stepanova

Marija Stepanova. Sacro inverno 20:21. Bompiani Editore

Daniela Liberti
“Sacro inverno 20/21”
Marija Stepanova
Bompiani Editore

www.bompianit.it


Traduzione: Daniela Liberti.

Lo scoppio della pandemia nel marzo 2020 ha obbligato Marija Stepanova a rientrare in Russia, dove ha trascorso i mesi seguenti in uno stato di torpore, nel quale il mondo era rarefatto e il tempo come intorpidito. Questa situazione sospesa si è infranta grazie alla lettura di Ovidio, trasformandosi nelle voci e nelle metafore di un’esperienza epocale, in motivi che probabilmente erano in attesa da tempo e non aspettavano che di trovarsi. Stepanova è riuscita a trasformare cataclismi – storici e contemporanei – in una trama delicatissima e iridescente di ritmi e rimandi, in un poema che, composto in un impeto di ispirazione poetica, parla di inverno e di guerra, di messa al bando ed esilio, di isolamento sociale e abbandono esistenziale. Intrecciando lettere d’amore settecentesche e diari di viaggio, versi di poeti classici cinesi in traduzione d’autore e naturalmente la grande poesia russa del Novecento e i versi ovidiani dei Tristia e delle Heroides, Stepanova evoca un tempo congelato che lentamente si scioglie.

Marija Stepanova è nata a Mosca nel 1972, ha pubblicato racconti, raccolte di poesia e di saggi. Ha ottenuto tutti i maggiori premi di poesia e letteratura europei e russi, tra cui il Pasternak nel 2005, il Big Moscow Score Prize nel 2009, il Bol’šaja Kniga nel 2018, il NOS Award nel 2019. Nel 2007 ha fondato la rivista indipendente online OpenSpace.ru e dirige ora Colta.ru, oscurata in Russia da febbraio 2022. Nel catalogo Bompiani è presente anche Memoria della memoria.

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