Caterina Giavotto “Torino Spiritualità”

Caterina Giavotto Caterina Giavotto "Torino Spiritualità"

Caterina Giavotto
“Torino Spiritualità”

torinospiritualita.org


Un giorno moriremo, ma tutti gli altri giorni no
con Caterina Giavotto, tanatologa e Emanuela Pluchinotta, psicologa
Domenica 27 settembre, ore 15.00 – 17 | il Circolo dei lettori

La morte sorprende, imbarazza, terrorizza: è il grande tabù della nostra epoca, ma anche l’unica certezza. Come imparare a confrontarsi con il limite estremo? Attraverso il respiro e la meditazione. Un laboratorio interdisciplinare per imparare a vivere pienamente alla luce della nostra condizione mortale.

Il corso esperienziale presentato a Torino Spiritualità 2020 sulla consapevolezza del vivere e del morire fa parte di un percorso più ampio, che partendo dalla meditazione offre spunti multidisciplinari per coltivare una nuova familiarità con la nostra condizione mortale. La morte è inevitabile, come ricorda giustamente Charlie Brown, ma la saggezza di Snoopy ci richiama all’importanza di riconoscere e utilizzare bene la preziosità della nostra esistenza, vivendo pienamente ogni giorno. Durante il laboratorio affronteremo il tema del tabù della morte tipico della nostra società contemporanea e le sue conseguenze, del beneficio invece di coltivare una nuova familiarità con i nostri limiti, di come ci può aiutare la meditazione, di quanto sia importante una corretta comunicazione su questi temi anche con i bambini, e di cosa si può fare per prepararsi a vivere con meno ansia e più equilibrio emotivo tutti i cambiamenti della nostra vita, compresa la morte, il cambiamento più radicale. Spiegazioni e spunti multidisciplinari si alterneranno a esercizi e brevi meditazioni, per rendere l’esperienza più concretamente utile alla coltivazione di una nuova consapevolezza.

“Ho incontrato il buddismo da bambina, quando arrivarono in Italia i primi monaci tibetani a metà degli anni ’70, e lì è iniziato per me un percorso personale in cui la meditazione sull’ipermanenza e la morte ha sempre avuto un ruolo centrale. Negli anni ho cominciato a coltivare il desiderio di occuparmi della relazione d’aiuto, soprattutto nel fine fine, cioè accanto ai malati inguaribili, perché pensavo che in quell’ambito ce ne fosse particolarmente bisogno. Così dodici anni fa ho deciso di diventare volontaria in un hospice a Milano, e questa attività mi ha permesso, insieme allo scopo primario dell’essere di aiuto, di maturare un’esperienza a mio avviso fondamentale per approfondire la consapevolezza sulla vita e sulla morte. Poi un’esperienza personale di malattia oncologica mi ha confermato che un lavoro interiore coltivato negli anni può aiutare moltissimo ad affrontare malattie importanti con più equilibrio emotivo e meno ansia. E mi ha anche convinto tre anni fa a lasciare definitivamente il mio lavoro (ero caporedattore ed editor in una grande casa editrice) per dedicarmi totalmente alla relazione d’aiuto. Continuo perciò la mia attività di volontaria con i malati inguaribili, e mi sono rimessa a studiare per approfondire temi quali il legame tra meditazione e mindfulness, l’assistenza spirituale nel fine vita e la tanatologia culturale, conseguendo queste competenze: • Tanatologa culturale: Master in “Death Studies and the End of Life” presso l’Università di Padova, Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata, 2019-2020. • Assistente spirituale nella malattia e nel fine vita: Master in “Accompagnamento spirituale ai malati inguaribili” presso la Scuola di Alta Specializzazione dell’Associazione TuttoèVita, Monastero di San Leonardo, Prato, 2018-2019. • Istruttrice di protocolli basati sulla Mindfulness e sulle pratiche contemplative con certificazione M.B.I. (Mindfulness Based Interventions): Master in “Neuroscienze, mindfulness e pratiche contemplative” presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Pisa, 2017-2018. Attualmente mi occupo, insieme alla psicologa Manuela Pluchinotta, di percorsi di consapevolezza sul vivere e sul morire attraverso corsi esperienziali rivolti sia ad Associazioni sia a privati. E conduco percorsi di mindfulness per la riduzione dello stress e di Mindful Eating per il mangiare consapevole.”


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