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Carlo Fortunato “L’orto delle erbacce”

Carlo Fortunato. L'orto delle erbacce. Tarka Edizioni

Carlo Fortunato
“L’orto delle erbacce”
Note di etnobotanica
Tarka Edizioni

www.tarka.it

Carlo Fortunato racconta in queste pagine anche di piante oggi considerate “fastidiose” come ad esempio diverse specie erbacee quando ci invadono orti e frutteti, scoprendone caparbiamente doti poco conosciute. […]
Attraverso le sue osservazioni l’orto si arricchisce di nuovi e inattesi alleati, buoni da mangiare,  sinergici alle piante tradizionalmente coltivate,  spesso utili per riportare antichi profumi nelle stanze  delle nostre case di campagna senza trascurare  le loro capacità curative e di controllo di parassiti  e malattie delle piante.
Dalla prefazione di Angelo Ranzenigo, Direttore del Giardino Botanico “Bellotti”, Alessandria

Osservare la Natura con attenzione  e serenità, ascoltando ciò che ha da dire, ciò che vuole dimostrare, ci riconduce  al territorio, ci riavvicina agli ambiti e agli affetti – di ieri e di oggi – dell’eterna vicenda umana. Una particolare immagine, soprattutto, mi ha spinto a riflettere.
Un giorno mi sono trovato a passare accanto a ciò che restava di un orto abbandonato, ora riconquistato dalle erbacce. Secondo la nostra moderna concezione utilitaristica, sarebbe classificabile come luogo di trascuratezza e degrado, mentre invece è l’esito di una evoluzione del tutto ordinaria nell’ottica della Natura.
Dove c’è degrado degli ambienti purtroppo c’è (o c’è stato) sempre lo zampino dell’Uomo: le erbacce non hanno colpa.
Ma, in buona sostanza: cosa saranno mai queste “erbacce”?
Per molti, tutto ciò che negli ambienti vissuti dalla civiltà non sia considerato ortaggio o pianta ornamentale; per altri, ogni vegetale selvatico di cui non si sia ancora accertata una qualche utilità per l’Uomo. Vediamo, dunque, come le erbacce siano anch’esse parte di questo nostro “orto”, e costituiscano una risorsa – ma anche una cultura – da scoprire e valorizzare.


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