Carla Muschio
“Intimo siberiano”
Manni Editori
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Katjuša, una ex prostituta condannata ai lavori forzati, ottiene un’attenuazione della pena: un anno di confino in un villaggio siberiano, Voskresenskoe, il cui nome significa “resurrezione”. Il principe Nechljudov, che l’ha seguita in Siberia per proteggerla, lasciando gli agi in cui è vissuto fino ad allora, la accompagna anche in quel posto sperduto, benché la donna lo voglia allontanare.
È il senso di colpa a spingere Nechljudov, ma non solo. E anche quando la vede sistemata e avviata nella nuova vita ed è ormai rientrato a Mosca, non smette di pensare alla pace di quelle serate tranquille con Katjuša.
Intimo siberiano prende le mosse dalla pagina finale dell’ultimo romanzo di Lev Tolstoj, Resurrezione, in cui i due amanti restano separati. Forse il grande scrittore russo non voleva un ricongiungimento, forse non ne ebbe il tempo. Carla Muschio prova a immaginare una conclusione diversa.
Carla Muschio è nata nel 1954, vive a Milano. Ha curato numerose traduzioni di autori delle letterature inglese e russa, occupandosi soprattuto di Lev Tolstoj e Lewis Carroll. È autrice di libri di narrativa e saggistica.
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