Benedetta Galli “Schikaneder e il labirinto”

Schikaneder e il labirinto Schikaneder e il labirinto

Benedetta Galli
“Schikaneder e il labirinto”
Del Vecchio Editore

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Wolfgang Amedeus Mozart, per gli amici Wolfi, e Emanuel Schikaneder, voce narrante e imbonitore, sono legati da una profonda amicizia. Ma quando le scene si aprono su questa vicenda Mozart è morto ormai da sette anni e il teatro Freihaus, che grazie al grande compositore aveva visto giorni di gloria, versa ora in grandi difficoltà. Schikaneder librettista e codirettore del teatro annega nei debiti. Per recuperare stabilità economica e per dimostrare a tutti – e forse ancor più a sé stesso – di poter far bene anche senza la sua “gallina dalle uova d’oro”, decide di portare sulle scene Il labirinto, opera destinata ad essere il seguito de Il flauto magico, ultimo grande successo ospitato al Freihaus e che porta le firme, per l’appunto, di Mozart e dello stesso Shikaneder.

Attraverso la voce irriverente del narratore, Benedetta Galli costruisce una cornice, o meglio una scenografia, a tratti grottesca che ammalia il lettore e lo trascina tra mostri di cartapesta e situazioni farsesche. L’autrice armonizza i movimenti della storia proprio come una sinfonia, riuscendo a tenere in equilibrio gli intrecci, la forma e i contenuti con un tono giocoso, da raffinato divertissement, dato da una scrittura ammirevole per leggerezza, intelligenza e ironia. Shikaneder e il labirinto con il suo incedere si fa bonariamente beffe del pubblico e degli artisti, dell’arte e del profitto, perché il narratore è consapevole di essere parte di un’elaborata farsa in cui la Storia procede prendendosi fin troppo sul serio, agendo in modo subdolo nel modificare tanto il gusto del pubblico quanto la voce degli artisti. Ogni cambiamento lascia un vuoto, una frattura e una promessa che sembra trovare la sua più lucida espressione nelle ultime parole di Shikaneder: ho ancora fiducia nelle storie, nonostante tutto.

Benedetta Galli, nata nel 1993 nella città metropolitana di Firenze, dopo il liceo classico ha intrapreso studi di Ingegneria a Milano e al momento lavora nel campo dell’efficienza energetica. Collabora con il blog letterario Il rifugio dell’ircocervo. Con Schikaneder e il labirinto è stata finalista nel 2019 al Premio Neri Pozza e ha ottenuto una menzione speciale della giuria del 33° Premio Calvino.


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