Antonio Giolo
“Senso della scuola, senso della vita”
Diario di un preside per caso
Apogeo Editore
www.remweb.it
Potremmo star qui a discutere per mesi su riforme della scuola, su moduli, organici, discipline, competenze, standard, contenuti, valutazioni, verifiche e compagnia bella… ma la domanda radicale resterebbe un’altra: che senso ha il nostro mestiere? Che senso ha fare educazione oggi? O anche noi, insegnanti e educatori, siamo ormai prede della grande semplificazione che sostituisce con la ricerca di un riparo il senso della ricerca, dell’analisi critica della realtà?
Prefazione di Brunetto Salvarani, postfazione di Alberto Felice De Toni
“Un insegnante, soprattutto se dispone di molte ore di lezione nella stessa classe, può avere un ruolo decisivo. Le classi le distinguo in base ad alcuni insegnanti-chiave, nel bene e nel male: se sanno “governare la situazione”, adottare le metodologie appropriate agli allievi, farsi amare, o se, invece, lasciano campo libero ai ragazzi più rozzi, violenti, ignoranti e si rifugiano in aride lezioni che quasi nessuno segue.
Talvolta pure gli “insegnanti bravi” escono esaustri dalle aule, senza voce e svuotati di ogni energia, ma sono contenti del loro lavoro, sanno di seminare nella vita dei loro allievi, di mettere pietre fondamentali nella costruzione del loro futuro.”
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
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