Alessandro Assiri
“Come”
Immagini di Mauro Barbieri
Introduzione di Augusto Pivanti
LietoColle
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La scelta del primo libro Lietocolle presso Ronzani è nella linea Soloventi, dove poesia e fotografia dialogano sotto gli auspici di un saggio di Nicolò Cecchella ed Emanuela Nanni, Poesia contemporanea e fotografia. Corpo poetico e nutrimento immaginifico, presente con ampi stralci nell’introduzione.
Lietocolle – prestigiosa casa editrice che per 35 anni ha costituito un riferimento per la poesia italiana e internazionale – continua la propria esperienza diventando collana presso l’editore Ronzani e confermando il proprio progetto, anche nelle figure che la seguono e la curano. Direttore di collana, infatti, è Augusto Pivanti, a lungo collaboratore dell’editore Lietocolle, mentre prosegue, accanto a una scrupolosa selezione dei testi, l’attenzione al rapporto tra forme espressive diverse ma complementari alla parola poetica, in particolare la fotografia. Per questa ragione, la scelta del primo libro Lietocolle presso Ronzani è nella linea Soloventi, dove poesia e fotografia dialogano sotto gli auspici di un saggio di Nicolò Cecchella ed Emanuela Nanni, Poesia contemporanea e fotografia. Corpo poetico e nutrimento immaginifico, presente con ampi stralci nell’introduzione.
come chi lascia una vita indecifrabile
rischia l’archivio del silenzio
così il contrario del vero non è il falso
ma l’insignificante
restavi alla fine di una partita persa
soltanto un soffio
lo stesso con cui si perdono i treni
Alessandro Assiri (Bologna, 1962), ha pubblicato in poesia: Morgana e le nuvole (2004), Il giardino dei pensieri recisi (2006), Modulazione dell’empietà (2007), Quaderni dell’impostura (2008), La stanza delle poche righe (2010), Cronache della città parallela (2011), In tempi ormai vicini (2012), Appunti di un falegname senza amici (2013), Lo sciancato e Caterina (2014), Lettere a D. (2016), Ontologia della Maddalena (2018), L’anno in cui finì Carosello (2019).Mauro Barbieri (Bondeno, 1971) ha iniziato a fotografare sul Cammino di Santiago de Compostela, nel 2008.
Ama la verità della street photography – l’immagine non artefatta, l’attenzione all’attimo fuggente – e predilige il bianco e nero, sempre ai margini della malinconia.
IL POSTO DELLE PAROLE
Ascoltare fa Pensare
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