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Alessandra Morelli “Verso un’Economia della Cura”

Alessandra Morelli. Verso un'Economia della Cura. Ancora Libri

Alessandra Morelli
“Verso un’Economia della Cura”
Arte per restare umani
Ancora Editrice

www.ancoralibri.it

«Questo nuovo libro di Alessandra Morelli è una buona notizia per i lettori italiani. E per molte ragioni. È un libro testimonianza di una vita per molti versi straordinaria per i luoghi attraversati, in giro per il mondo e poi per l’Italia, quindi per i molti incontri avuti. Ma questo testo non è solo un racconto di una testimone dei nostri “tempi moderni”: è anche una riflessione profonda sulle esperienze, proprie e degli altri, fatta in compagnia di filosofi, economisti, teologi, scrittori, e tanta, tanta gente comune. Questa natura ibrida e meticcia è la nota più importante del libro, e la sua bellezza, la sua prospettiva dalla quale guarda al grande tema, a quella cifra squisitamente umana che è la cura».

Questo tempo globalizzato ci appare complesso, frammentato e povero di gratuità. Sembriamo attratti solo da un’ideologia fortemente individualista e di profitto personale che ci rende inconsapevoli della nostra interdipendenza. L’idea che l’uomo sia un’isola e costruisca il suo io in modo indipendente è un abbaglio, perché la persona umana è parte di una comunità sociale e politica, pur conservando la propria unicità spirituale. La vita è un viaggio comunitario premuroso: ecco perché l’«economia della cura» è un urgente invito a un cambio di prospettiva e di postura dell’esserci. Ci invita a osare una transizione, ripensando il mondo come luogo dell’umano e dell’incontro per la crescita del bene comune, anche dove sembra che qualcosa sia danneggiato per sempre o irreparabile. Come nel Kintsukuroi, l’antica arte giapponese di «riparare con l’oro» ciò che è rotto, di cui l’immagine in copertina costituisce un magnifico esempio. Il vaso, la tazza, il piatto così riparato acquista un valore grandissimo perché mostra la sua intrinseca fragilità e al tempo stesso la sua capacità di essere rigenerato. Allo stesso modo, anche se la vita di una persona o un contesto sociale sembra “spezzato” per sempre, può essere ricomposto di nuovo. Con cura.

Alessandra Morelli, nata a Roma, è stata per trent’anni funzionaria dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Si è formata professionalmente nella gestione delle emergenze nelle zone di conflitto ad alto rischio, dialogando e mediando con diversi governi, la NATO, ONG internazionali e locali, Organizzazioni Intergovernative e società civile. Dal 1992 è stata impegnata direttamente sul campo in negoziazioni e operazioni umanitarie e di coordinamento, garantendo protezione e assistenza a rifugiati, sfollati interni e rimpatriati nelle aree più calde e fragili del mondo. Ha lavorato in ex Jugoslavia, Ruanda, Albania, Kossovo, Guatemala, Sri Lanka, Sahara Occidentale, Afghanistan, Indonesia, Georgia, Yemen, Myanmar, Somalia, Grecia – paese che ha visto transitare sul proprio territorio più di un milione di persone in fuga da guerre e violenze – fino all’impegno ultimo nel 2021 in Niger, operazione complessa nel cuore del Sahel che si confronta duramente con la guerra al terrorismo e il cambiamento climatico. Conclusa la sua carriera ONU nel 2021, ha scelto di rientrare in Italia e sviluppare in questo tempo di società complessa un percorso tematico sull’«economia della cura», una riflessione esperienziale di pratica della cura come forza umanizzante per la nostra società, riflessione che diffonde attraverso conferenze, incontri pubblici, articoli e condivisioni accademiche. Ha pubblicato con Àncora nel 2022 Mani che proteggono. Storie, luoghi, volti dei miei trent’anni fra guerre e conflitti.


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