Alessandra Fontana
“La conferenza”
Lydie Salvayre
Prehistorica Editore
www.prehistoricaeditore.it
Traduzione di Lorenza Di Lella e Francesca Scala
Questo romanzo ha per protagonista un narratore che parla in prima persona e, dal suo pulpito, tiene una conferenza sul tema della “scomparsa della conversazione”. Mentre ci illustra lo stato della conversazione, a suo dire sempre meno praticata ai nostri giorni, spesso sconfina nella sfera privata, con digressioni di volta in volta umoristiche, sarcastiche, tenere o terribilmente malinconiche. In filigrana del resto, l’argomentazione lascia intravedere la controversa storia d’amore con la moglie, da poco scomparsa ma onnipresente nei pensieri e nelle parole del protagonista.
Lydie Salvayre è una delle scrittrici protagoniste della scena letteraria francese, in quanto capace di coniugare sensibilità e ironia, unitamente a una verve linguistica che ha pochi eguali nella letteratura contemporanea. Le sue opere hanno riscontrato un enorme successo di Critica e, dalla consacrazione del Prix Goucourt, anche di pubblico.
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Lydie Salvayre nasce nel 1948 a Autanville (centro-valle della Loira) da genitori spagnoli rifugiati, sfuggiti al franchismo durante la guerra civile.
Studia lettere moderne all’Università di Tolosa e si laurea anche in medicina: ha esercitato la professione dello psichiatra prima di dedicarsi integralmente alla scrittura.Ha esordito nel 1990 con il romanzo La Dichiarazione, salutato dalla critica e insignito del Premio Hermès. Di lì ha pubblicato una quindicina di romanzi, che gli sono valsi svariati e importanti riconoscimenti, come Il Premio Novembre, il Premio Billetdoux e il Prix Goncourt.
Le sue opere sono tradotte in una ventina di lingue. In Francia è edita da illustri editori quali Le Seuil, Juillard e Verticales. In Italia, alcune sue opere sono state pubblicate da Bébert, Bollati e Boringheri, Feltrinelli, Guanda, L’Asino d’oro. Dal 2023, se ne occupa Prehistorica Editore.
Come in questo caso del resto, Lorenza Di Lella lavora spesso in coppia con Giuseppe Girimonti Greco; insieme a lui ha dato voce a Vladimir Pozner, Julia Deck, Antoine Compagnon (Adelhi), Bernard Quiriny (L’Orma) e Julien Green (Nutrimenti). Con Il barone sanguinario di Pozner hanno vinto, nel 2012, il premio Procida. Tra gli autori da loro tradotti: Perrault, Proust, Toussaint, Tremblay, Boileau&Narcejac, Carrère, Salvaire, Reza, Simenon, Klossowski, Michon, Jauffret.
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