Alberto Mingardi, Emanuele Felice
“Libertà contro libertà”
Un duello sulla società aperta
Edizioni del Mulino
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Se la libertà è così importante, qual è il prezzo da pagare per essa? Perché i principi del liberalismo possono essere utili oggi e domani? Questo libro non è un dibattito, è un duello, ma non deve risolversi con una stoccata. Sta a chi legge scegliere a chi dare ragione.
Che cos’è davvero il liberalismo? Qual è il suo rapporto con lo Stato, con il mercato, con la democrazia? O con la felicità e la realizzazione personale? In una società sempre più multietnica, come si declina il valore liberale della tolleranza? E nel mondo multipolare di oggi, come possiamo dare forza ai valori del libero scambio e del cosmopolitismo? Siamo da sempre abituati a leggere non solo la politica, ma anche la storia delle idee in generale – Voltaire e Rousseau, Keynes e Hayek, Rawls e Nozick, e anche i Beatles e i Rolling Stones – attraverso scontri di pensiero intrecciati a vicende personali che definiscono il campo della discussione pubblica, tanto quanto fa la lotta politica fra destra e sinistra. Ma mentre l’arma del duello politico è la sciabola, quella del duello intellettuale è il fioretto. In questo libro ci si sfida su uno dei campi di battaglia del XXI secolo.
Emanuele Felice è professore ordinario di Storia economica all’Università IULM di Milano. È stato responsabile Economia del Partito democratico. Tra i suoi libri per il Mulino «Perché il Sud è rimasto indietro» (20162) e «La conquista dei diritti» (2022). È editorialista per il «Domani». Ha un cane.
Alberto Mingardi è professore ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Università IULM di Milano e dirige l’Istituto Bruno Leoni. Ha curato edizioni critiche di R. Cobden, E. Kedourie, V. Pareto e H. Spencer. Per il Mulino ha pubblicato «Capitalismo» (2023). Ha due gatti.
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