Conversazione di Livio Partiti con Alberto Bracci Testasecca
ALBERTO BRACCI TESTASECCA
OTTANTATRE'
e/o
Ottantatré sono gli anni vissuti da Giustino Astori, nato nel 1927 da
un'umile famiglia di Montepulciano e morto nel 2009. E ottantatré sono i
capitoli di questo libro, uno per ogni anno che passa – ottantaquattro,
contando il capitolo zero in cui il protagonista viene concepito.
In
questi ottantatré anni Giustino vive un'esistenza piena ed è sempre
alla ricerca del senso di questa sua esistenza. Ma gli eventi
straordinari che affronta il protagonista sono, molto ordinariamente, la
perdita di una persona cara; l'amore; la paternità; la crisi
matrimoniale; la necessità della solitudine; la malattia improvvisa e il
senso di precarietà della vita; l'invecchiamento (e il dramma de
"l'essere che non invecchia intrappolato in un corpo che invecchia"); un
inaspettato, intenso, bellissimo innamoramento a sessant'anni, che
porta nuova linfa e nuova gioia di vivere, prima che cali il sipario; e
infine la morte. La storia di Giustino e della sua famiglia è solo uno
dei piani narrativi che Alberto Bracci Testasecca ci fa scorrere davanti
agli occhi. Sullo sfondo ce n'è un altro, che scorre parallelamente al
primo. Ed è la Storia. In geometria due piani sono paralleli se non
hanno alcun punto in comune. Ma in questo caso i due piani narrativi
della macrostoria, e della microstoria di Giustino, si incrociano e si
sovrappongono di continuo, con una mirabile combinazione di sostanza e
leggerezza.
ascolta qui la conversazione
Alberto
Bracci Testasecca, Sagittario ascendente Acquario, è nato a Roma nel
1954 da genitori toscani, e attualmente vive tra Roma e Montepulciano.
Dopo i più svariati mestieri, che spaziano da lavoratore di circo in
Messico, a tour leader di viaggi avventura in Africa, a organizzatore di
eventi culturali in India, a manager di servizi museali in Italia, nel
1999 si affaccia al mondo letterario come traduttore. Tra gli autori
stranieri ai quali ha dato una "voce" italiana ricordiamo Eric-Emmanuel
Schmitt, Laurence Cossé, John Pilger, Jane Gardam, David Foenkinos,
Jean-Christophe Rufin, Jérôme Ferrari. Collabora saltuariamente alla
rivista Limes. Il suo debutto come scrittore avviene nel 2007 con il
romanzo Il treno (Edizioni E/O) a cui è seguito, nel 2010, Volevo essere
Moccia (Edizioni La Lepre).
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