Isabella Lagattolla
“Festival delle Colline”
www.festivaldellecolline.it
Accanto a Motus e She She Pop il pubblico del Festival potrà ancora ammirare una delle grandi compagnie della sperimentazione: la Socìetas, leader della Romagna Felix. Con Chiara Guidi interprete e regista spicca nel programma Lettere dalla notte, liberamente tratto dai testi di Nelly Sachs. Partecipa allo spettacolo un coro di “cittadini” selezionati dalla regista stessa. Le musiche dal vivo sono di Natàn Santiago. Nelly Sachs che, com’è noto, è una delle personalità più interessanti e appartate della letteratura del ‘900, Premio Nobel 1966. Nelle sue parole, nelle sue poesie, nella polvere che spesso evoca, si intravede il cammino doloroso dei popoli. Sarà proprio quello delle diaspore del ‘900 e delle migrazioni contemporanee il tema su cui si eserciterà nei prossimi anni il Festival.
Nasce in Russia, vive a Istanbul ma è tedesca la giovane autrice del testo Lingua Madre Mameloschn, ossia Sasha Marianna Salzmann. La sua commedia, messa in scena in una prima edizione italiana da Paola Rota, contrappone le donne di tre generazioni di una famiglia ebrea, nonna, figlia e nipote. Sullo sfondo la DDR della Stasi prima e la nostra società globalizzata poi. Lo spettacolo fa parte del progetto di cooperazione creativa Fabulamundi – Playwriting Europe della Pav di Roma, che coinvolge diversi paesi europei, l’Italia, la Francia, la Spagna, la Germania, la Romania.
Tra i partner di Lingua Madre Mameloschn, ancora il Goethe-Institut di Torino, quelli di Genova e Roma e, per la seconda volta, con grande soddisfazione, il Teatro Stabile di Genova.
A richiamare il tema del femminile c’è poi Ifigenia in Cardiff del gallese Gary Owen, con Roberta Caronia in scena, nuova escursione di Valter Malosti nella drammaturgia contemporanea, al debutto dopo un primo reading al Festival Trend lo scorso autunno.
Il Festival 2017 corona un complesso percorso artistico di Massimiliano e Gianluca De Serio: il loro Stanze/Qolalka (vincitore del bando “ORA! Linguaggi contemporanei, produzioni innovative” della Compagnia di San Paolo), che nel 2016 aveva iniziato al Polo del ‘900 il suo percorso in forma di studio, diventa ora uno spettacolo compiuto. Protagonisti: la vivacissima attrice somala Suad Omar e Abdullahi Ahmed Abdullahi. Stanze/Qolalka nasce da un film realizzato in via Asti a Torino, sede di un soggiorno provvisorio di profughi somali ma anche, in anni passati, il luogo dove tanti anti-fascisti vennero interrogati, torturati, fucilati. Il primo copione derivò dai drammatici racconti di questi migranti, ma anche dai quei verbali di polizia. Un incredibile e fecondo corto circuito della storia.
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Un altro percorso che si completa al Festival delle Colline 2017 è quello di Elvira Frosini e Daniele Timpano. Dopo aver presentato lo scorso anno lo studio Acqua di colonia, prima parte Zibaldino Africano, essi ritornano con lo spettacolo compiuto che ha lo stesso titolo, Acqua di colonia. Esso affronta il tema del colonialismo italiano. Al testo ha collaborato la scrittrice italiana di origine somala Igiaba Scego.
La claustrofobia di una stanza che contraddistingue la ricerca dei fratelli De Serio riappare in Emily di e con Milena Costanzo, artista che non insegue le mode e che prosegue con questo lavoro il suo progetto dedicato a tre donne eccezionali: Anne Sexton, Emily Dickinson e Simone Weil. Sul palcoscenico Alessandra De Santis, Rossana Gay e Alessandro Mor.
Altre figure femminili di spicco, della storia della letteratura e del teatro, sono oggetto del nuovo spettacolo della compagnia Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, Amelia la strega che ammalia and friends. Il nome del titolo fa riferimento ad Amelia Rosselli.
Una singolare e sventurata eroina zingara, poetessa anch’ella, Bronislawa Wajs, nome d’arte Papusza, viene presentata presenta da Elena Bucci in Corale numero uno, liberamente tratto dal testo Sputa tre volte di Davide Reviati, uno dei più interessanti autori di graphic novel internazionale.
Il Festival 2017 si può realizzare grazie al sostegno pubblico di Ministero dei Beni Attività Culturali e Turismo, Regione Piemonte, Città di Torino e Fondazione per la Cultura. In ambito privato grazie alla Fondazione CRT e alla Compagnia di San Paolo, maggior sostenitore del Festival. In campo europeo supporteranno gli spettacoli tedeschi il Goethe-Institut Turin e il Land Berlin. Affiancano l’organizzazione della ventiduesima edizione, come sempre, il Teatro Stabile di Torino/Teatro Nazionale, il Circuito Regionale dello Spettacolo Fondazione Piemonte dal Vivo, le Fondazioni Teatro Piemonte Europa e Teatro Ragazzi e Giovani. Una nuova partnership è attivata con il Lovers Film Festival. Oltre che nei teatri torinesi Gobetti e Astra, gli spettacoli saranno proposti a Moncalieri alle Fonderie Limone, a Collegno alla Lavanderia a Vapore e in spazi non tradizionali quali Le Roi Music Hall, Teatro Marcidofilm! e Scuola Holden.
Il segno d’artista 2017 sarà offerto ancora da una donna, caposcuola dell’arte povera in Italia: Marisa Merz.
Per informazioni:
Festival delle Colline Torinesi
Corso Galileo Ferraris, 266, Torino – tel. +39 011 19740291
Sito: www.festivaldellecolline.it
Facebook: festivalcollinetorinesi
Twitter: @CollineTorinesi #fdct17 #XXIIedizione
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