Isabella Guanzini “La tenerezza”

Isabella Guanzini Isabella Guanzini. La tenerezza. Ponte alle Grazie

Isabella Guanzini
“La tenerezza”
La rivoluzione del potere gentile
Ponte alle Grazie

ponteallegrazie.it

La tenerezza, quando è autentica, non sopporta facili definizioni: si insinua con delicata tenacia tra le grandi virtù civili e la retorica del potere, è ciò che ci manca per poter vivere e sentire in un mondo finalmente comune. Per questo parlarne è un’impresa ardua e bellissima. E tanto più importante, oggi, quanto più la realtà, nella sua opaca pesantezza, si rende indecifrabile, narcisistica, violenta e sentimentale al tempo stesso.
Da DeLillo a papa Francesco, da Platone alla Szymborska, da Max Weber a Foster Wallace, da Recalcati a Mariangela Gualtieri, e, ancora, da Lucrezio a Žižek, da Enea alla donna senza nome del Vangelo secondo Luca alle cronache dei migranti, parlare di tenerezza significa parlare di amore, di tempo che passa, di filosofia. Significa parlare di umanità, di curiosità verso l’altro, di quella leggerezza profonda che ci permette di intercettare, fra le righe, il senso più fecondo e creativo della nostra finitezza, della nostra fragilità.
Parlare di tenerezza tocca molte corde sensibili, smuove affetti ancestrali, evoca l’intensità della vita del corpo e anche dell’anima. Sfida i predatori e i prepotenti, pone domande scomode e offre nuove istruzioni, accende piccole, miracolose luci nel buio annunciando una rivoluzione gioiosa e costruttiva, politica ed esistenziale. Che ci chiama per nome e allarga lo sguardo al futuro.

Isabella Guanzini, nata a Cremona, è filosofa e teologa. Dopo aver insegnato Storia della filosofia e Teologia fondamentale alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano ed essere stata ricercatrice alla Research Platform Religion and Transformation in Contemporary European Society dell’Università di Vienna, dal 2016 è professore ordinario di Teologia fondamentale all’università di Graz.

Isabella Guanzini e Luciano Manicardi
“Una solida tenerezza”
Torino Spiritualità

Difficile parlare di tenerezza quando si è adulti: il rischio di cadere nel sentimentale o nel patetico è sempre dietro l’angolo. Per alcuni essa nasconde addirittura pericoli insidiosi, o rivela imbarazzanti vulnerabilità che è meglio tacere. Eppure, come cancellare il fatto che veniamo tutti proprio da lì? Per quanto sia stato traumatico il nostro arrivo nel mondo, almeno un gesto di tenerezza ci ha impedito di lasciarlo. È la tenerezza che ha dato forma alla nostra singolarità ancora priva di forza, e questo è il suo miracolo.

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