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Ines Cavalcanti – Premio Ostana

Ines Cavalcanti, Premio Ostana, Scritture in Lingua Madre

Ines Cavalcanti
Vice Presidente Chambra D’Oc

“Il Premio Ostana: scritture in lingua madre”, appuntamento con le lingue del mondo a Ostana, paese occitano in Valle Po ai piedi del Monviso, è giunto ormai alla ottava edizione che anche quest’anno si svolgerà su quattro giornate, dando vita a un vero e proprio festival di letteratura, arte, musica e cinema che possa trasformare Ostana in un punto di ritrovo del multilinguismo, della scrittura e dell’arte.

“Il Premio Ostana: scritture in lingua madre”, è una festa sulla biodiversità culturale dell’umanità, animata da un ideale di convivència, parola trobadorica che significa “l’arte di vivere insieme in armonia” e che si traduce in una rassegna nella quale gli artisti sono sempre a stretto contatto col pubblico, libero di partecipare e interagire. L’obiettivo comune è di ascoltare il suono di lingue poco diffuse che ciononostante vogliono vivere, per scoprire attraverso di esse le storie antiche e recenti dei popoli che le parlano. Per l’ottavo anno, infatti, si ritrovano a Ostana scrittori e poeti di tutto il mondo appartenenti alle culture delle minoranze linguistiche. Sono autori in lingua madre, provenienti dall’Ecuador, dalla Nigeria, dal Paese Basco, dalla Frisia, dall’Occitania e dalla Grecìa salentina.

Quest’anno il Premio Ostana annuncia anche un’importante novità con due nuove sezioni, dedicate rispettivamente alla composizione musicale e al cinema.

Si inizia giovedì 2 giugno, alle ore 10, per proseguire fino a domenica 5 giugno: quattro giorni di incontri, intrecci e confronti fra lingue di varie parti del mondo, rappresentate dagli autori premiati, che sono ambasciatori della cultura del loro popolo. La maggior parte degli incontri si terrà nel nuovo Centro Polifunzionale Miribrart, borgata simbolo della rinascita architettonica e umana di Ostana.
Di seguito, il programma dettagliato degli appuntamenti.

Alle ore 10:00 di giovedì 2 giugno si terrà l’inaugurazione dell’ottava edizione del Premio alla presenza delle autorità. In questa occasione verrà inaugurata anche la mostra “Lenga(s) de guerra” con un’introduzione di Benjamin Assiè, direttore del CIRDOC, e la presentazione del Convegno “Disobbedienti alla guerra” a cura di Fredo Valla in programma il 25 giugno 2016 e dello spettacolo “Vesamont”.

La mattinata di Giovedì 2 giugno sarà interamente dedicata alla lingua occitana.
Si terranno, infatti, la presentazione “Lo pavòt dins la nívola: 412 poesias d’Emily Dikenson, tèxt englès/occitan, revirada da Peyre Anghilante” a cura di Aurélia Lassaque con lettura poetica e la proiezione de “Lo sol poder es que de dire”, intervista filmata a Fausta Garavini, redattrice della rivista letteraria “Paragone” di Firenze.
A seguire, “Humour Nero Occitano”, una conversazione tra il documentarista Fredo Valla e lo scrittore occitano Joan Ganiayre, Premio Lingua Occitana di questa edizione, medico in pensione, Ganiayre è autore di un’opera narrativa abbondante, interamente redatta in un limosino truculento che si iscrive deliberatamente nella tradizione del romanzo popolare, tuttavia oltrepassandolo sia per tematica che per forma.

Nel pomeriggio, poi, dalle ore 16:00 alle 19:00, sarà il momento della lingua Yoruba.
“Twitta in Yoruba! Le lingue minoritarie e i nuovi mezzi di comunicazione” vedrà conversare Kola Tubosun, autore di lingua Yoruba recentemente premiato per il suo esperimento su Twitter nocnché Premio Speciale di questa edizione, con Lola Shoneyin, scrittrice nigeriana. L’incontro è a cura di Valentina Musmeci, scrittrice.
Kola Tubosun è un raffinato linguista, insegnante e scrittore, la cui esperienza professionale comprende mestieri come l’editor, il traduttore, il blogger e l’insegnante di lingua nei diversi livelli di istruzione scolastica. Lola Shoeyn, scrittrice nigeriana da sempre impegnata nella difesa agguerrita dei diritti delle donne e delle minoranze linguistiche.
A seguire, proprio Lola Shoneyn offrirà una lectio magistralis dal titolo “Le dinamiche tra lingua dominante e lingua dominata: come uscire da una identità.”

Alle ore 19 il Centro Polifunzionale offrirà anche un “Minjar Drech” – la merenda sinoira – e la serata proseguirà alle 21:30 con la presentazione in prima assoluta di Mravalzhamier, il film di Renato Morelli dedicato alla via dei canti tradizionali di Svaneti (Georgia) nella misteriosa e selvaggia terra caucasica. Regista, etnomusicologo, musicista, Renato Morelli ha lavorato in RAI dal 1979 al 2008 realizzando 65 film etnografici in Trentino, Arco Alpino, Sardegna e America latina, nel costante tentativo di coniugare il rigore della ricerca scientifica con le esigenze di un’adeguata “sintassi cinematografica”, dando vita a un intenso programma di documentazione visiva che ha ottenuto significativi riconoscimenti (fra i quali ventun premi internazionali) e che ha stimolato una serie di riflessioni metodologiche sulle tematiche dell’antropologia visiva.

Alle ore 10:00 di venerdì 3 giugno partirà, presso il Municipio, una passeggiata antropologica, letteraria e musicale per far risuonare le lingue madri degli artisti per le antiche borgate di Ostana. Alla fine della passeggiata verrà conferita la cittadinanza onoraria all’antropologo Annibale Salsa. Nato nell’entroterra savonese, Salsa è uno dei più grandi specialisti di antropologia alpina in Italia. Si interessa già in giovane età alla cultura e alla lingua occitana, che affianca al profondo amore per la montagna: dal 20014 al 2010 è Presidente nazionale del Club alpino italiano, carica che ha interpretato in chiave socio-culturale e non sportiva, cercando di avvicinare l’associazionismo alpinistico alle problematiche delle genti della montagna.

Il pomeriggio sarà dedicato alla lingua Grika. Dopo il pranzo presso il Rifugio “La Galaberna”, infatti, dalle ore 16:00 alle 19:00, lo scrittore di lingua Grika Salvatore Tommasi (Premio Nazionale) converserà con Silvano Palamà dell’associazione Ghetonia in un incontro intitolato: “Dalla voce alla scrittura: una nuova prospettiva per il griko.” Salvatore Tommasi è nato a Calimera in Grecìa salentina. Laureatosi in Lingua e Letterature straniere, ha insegnato Filosofia e Scienze della Formazione nella Scuola secondaria superiore. La conoscenza del griko, la capacità di analisi scientifica della lingua, l’esperienza didattica e la qualità della sua vena poetica e narrativa, ne fanno oggi il maggiore esponente di lingua e cultura grika degli ellenofoni di Puglia.
A seguire, “Sapere di terra e aspirare al cielo: comporre musica in griko”, conversazione con Rocco De Santis, musicista griko, a cura di Flavio Giacchero, etnomusicologo.
Rocco De Santis nasce (1964)e vive a Sternatia, paese della comunità ellofona della Grecìa Salentina (Lecce). Figlio del poeta griko Cesare De Santis, una delle massime espressioni della cultura greco-salentina, interiorizza la dolorosa presa di coscienza del padre sul rischio di estizione della lingua grika e acquisisce fin dall’infanzia una volontà specifica in difesa della propria cultura. E’ il fondatore del gruppo Avleddha con il quale porta la musica grika in giro per l’Europa, privilegiando sempre la rotta verso la Grecia, nel naturale ritorno all’antica madre culturale.
Entrambi gli incontri si svolgeranno al Centro Polifunzionale.

Alle 21:30, dopo il tradizionale Minjar Drech, si terrà lo spettacolo “Il canto di Anteo: viaggio d’autore nelle Grecia Salentina” con Rocco De Santis, accompagnato da Matteo Longo (fisarmonica), Doriano Longo (violino).

Gli incontri di sabato 4 giugno iniziano come sempre alle ore 10.00, con una mattinata dedicata alle lingue dei Paesi Baschi e dell’Ecuador: la traduttrice basca Lurdes Auzmendi (Premio Traduzione) dibatterà de “La funzione della traduzione nelle politiche e strategie di normalizzazione e uso dell’euskera” con Maria Teresa Atorino, insegnante.
Lurdes Auzmendi Ayerbe è interprete e traduttrice di lingua Basca, è Docente dell’Università del País Vasco, e dal 2010 al 2012 ha ricoperto la carica di Direttrice della Promozione dell’Euskera presso il Governo Basco.

In seguito, la scrittrice di lingua shuar Maria Clara Sharupi Jua (Premio Internazionale) colloquierà con Maurizio Gnerre, professore e etnolinguista, in un incontro intitolato: “Lingua che non muore cresce”. María Clara è una poetessa nata e cresciuta a Morona Santiago, nella foresta amazzonica ecuadoriana, e attualmente vive e lavora a Quito. La lingua madre di María Clara è lo shuar-chicham, lingua custodita dagli Shuar, un popolo antichissimo che vive nella foresta amazzonica da migliaia di anni, ancora prima della comunità Incas.

Dopo il tradizionale pranzo al Rifugio “La Galaberna” si terrà un dibattito sull’antropologia visiva del cinema, curato dalla Scuola di Cinema L’Aura di Ostana, al quale parteciperanno Renato Morelli e Fredo Valla.
Il secondo incontro del pomeriggio sarà dedicato alla lingua frisona: “Intrecci dal frisone all’olandese. Tsead Bruinia, esploratore dei sogni” vedrà conversare Tsead Bruinja, Premio Giovani di questa edizione, e Aurélia Lassaque, poetessa occitana. Tsead Bruinja, classe 1974, vive ad Amsterdam ed è poeta in lingua frisona: il suo debutto è avvenuto nel 2000 con la raccolta in lingua frisona: De wizers yn it read.
Segue lo spettacolo: “Aura boreala II” performance di poesia e musica proprio con Aurélia Lassaque e Tsead Bruinja.

Dopo il Minjar Drech, la serata sarà consacrata allo scambio di esperienze artistiche: dalla tradizione alla nuova creazione, tra canto, danza e multimedialità con Aurelia Lassaque, Tsead Bruinja, Rocco de Santis, Renato Morelli e I Blu l’Azard.

Domenica 5 giugno, a partire dalle ore 10:00, si terrà la cerimonia di assegnazione dei Premi per le lingue madri.
Di seguito l’elenco dei premiati dell’edizione 2016.

Kola TUBOSUN
Lingua madre yoruba (Nigeria)
Premio Speciale
Presentata da Valentina Musmeci

Maria Clara Sharupi Jua
Lingua madre shuar (Ecuador)
Premio Internazionale
Presentata da Maurizio Gnerre

Salvatore Tommasi
Lingua madre grika (Italia)
Premio Nazionale
Presentato da Silvano Palamà

Joan Ganiayre
Lingua madre occitana (Francia)
Premio lingua occitana
Presentato da Fredo Valla

Tsead Bruinja
Lingua madre frisona (Olanda)
Premio Giovani
Presentato da Aurélia Lassaque

Lurdes Auzmendi
Lingua madre basca (Spagna)
Premio Traduzione
Presentato da Maria Teresa Atorino

L’edizione 2016 del Premio Ostana prevede due nuovi premi alla carriera artistica:

Rocco De Santis
Premio Composizione Musicale in lingua grika
Presentato da Flavio Giacchero

Renato Morelli
Premio al Cinema
Presentato da Fredo Valla

Nelle giornate del Premio, il Borgo bello di fronte al Monviso ospiterà presso il nuovo Centro Polifunzionale di Miribrart la Mostra “Lenga(s) de Guerra”, curata dal CIRDOC di Béziers. La mostra rimarrà aperta fino al 26 giugno e chiuderà con il convegno “Disobbedienti alla guerra – disertori, ammutinati, rivolte, fucilazioni sommarie nel primo conflitto mondiale”, coordinato da Fredo Valla.

Il calendario del Premio proseguirà quindi con un’iniziativa realizzata in collaborazione con L’Aura – Scuola di Cinema di Ostana: “Sguardi discreti”, laboratorio di antropologia visiva, che si terrà da 13 al 15 ottobre, condotto da Renato Morelli (Premio Ostana Cinema 2016).

Il Premio Ostana è un festival della diversità linguistica e culturale all’insegna della convivialità e della condivisione dei valori rappresentati dalle varie lingue e culture di cui gli autori in lingua madre sono portatori.
L’ambiente alpino, la cultura occitana, l’ascolto di voci e l’incontro con artisti nelle lingue meno diffuse creano, come ogni anno in Ostana, un’atmosfera rara che vale la pena vivere accanto agli autoripremiati. Il Premio si propone quindi come un lungo week end di turismo culturale fuori dagli schemi classici che nella letteratura, nella musica, nel cinema e nella convivialità, trova la sua vera dimensione attrattiva.

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