Guido Dotti “Il volto di tutti i volti”

Guido Dotti Guido Dotti, traduttore di "Il volto di tutti i volti" Alexis Jenni, Edizioni Qiqajon

Guido Dotti
“Il volto di tutti i volti”
la fede cristiana ridetta altrimenti
Alexis Jenni
Edizioni Qiqajon
Comunità di Bose

www.monasterodibose.it

“Dio non può avere volto, ma i volti sovrapposti di tutti quelli che lo ascoltano e lo sentono formano quello di Cristo, volto multiplo e mite, volto collettivo in una sola persona, volto che, al modo fantomatico dei volti, assomiglia a tutti e a ciascuno”. In una meditazione nutrita di ricordi e di passione, l’autore compone un magnifico inno ai sensi: attraverso di loro arriva a delineare il volto da tanti cercato e “una fede che non sia meschina enunciazione della norma, ma annunciazione”.

SALONE DEL LIBRO – TORINO
“La fede cristiana ridetta altrimenti”
Enzo Bianchi dialoga con Alexis Jenni, Premio Goncourt 2011
Babel – Spazio Internazionale
Spiritualità e religioni
venerdì 19 maggio, ore 14:30
Spazio Babel
a cura di
QIQAJON COMUNITÀ DI BOSE
Editions Albin Michel
partecipanti
Enzo Bianchi
Guido Dotti
Alexis Jenni

Ascolta “Guido Dotti "Il volto di tutti i volti"” su Spreaker.

“… il suo volto è quello fatto di tutti i volti sovrapposti, è quello che si intuisce all’estremità, che non si coglie veramente, al quale ci si avvicina; il suo volto traspare attraverso il tuo, il suo volto transvisibile si distingue, attraverso il tuo. E il tuo volto, che posso prendere tra le mani, il tuo volto al quale mi accosto a occhi chiusi, le labbra socchiuse, il tuo volto che abbraccio a occhi chiusi perché da così vicino gli occhi non servono a nulla, il tuo volto amato che mi colma interamente nel momento in cui non mi servo più degli occhi, nel momento in cui ti abbraccio, questo volto che è il tuo non è molto lontano dal suo, perché nell’eternità che l’intensità fa raggiungere, la distanza non esiste più…”

Alexis Jenni (Lione 1963), insegnante di biologia, è uno scrittore francese. Il suo romanzo d’esordio, L’arte francese della guerra, ha vinto nel 2011 il prestigioso Prix Goncourt.

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