Guglielmo Aprile – Poesie

Guglielmo Aprile Guglielmo Aprile - Poesie

Guglielmo Aprile
“I masticatori di stagnola” – Lieto Colle Editore
“Il talento dell’equilibrista” – Giuliano Ladolfi Editore
“Calypso” Oedipus Editore

“Il talento dell’equilibrista”
Giulio Ladolfi Editore

ladolfieditore.it
Il pregio di questa raccolta va individuata in uno stile secco, “concreto” e coinvolgente. Estraneo a ogni sfaccettatura lirica, il poeta si addentra in questioni capitali con “occhi asciutti”, per usare l’espressione di Sbarbaro, con un disincanto che non permette alcuna consolazione, con una lucidità tragica che non lascia via di scampo. «Gli anni ammassano nelle fosse / lattine e cerchioni d’auto sbilenchi». La poesia sta nella realtà, non nelle parole… L’occhio è impietoso, non accetta facili consolazioni: «Le latrine delle stazioni, / depositarie di una gnosi amara». La metafora perde ogni connotato astratto per “incosarsi” in situazioni precise, nette, definite, tratte dall’esperienza quotidiana, comune alla nostra società.

Testimone unico
I bambini fanno ciao all’aeroplano
come se i passeggeri potessero vederli
e corrispondere il loro gesto,
per l’uomo che prega
l’universo deve avere pareti sottili,
il buio della stanza
è un compagno dal tenero orecchio
con molto tempo da spendere in pettegolezzi;
ma il letto vuoto
è solo un letto vuoto, chiunque non parla che a se
stesso
con chiunque parli,
molti i numeri di telefono non più attivi,
molti i domicili rimasti sfitti;
testimone unico
dell’apparizione della stella,
non raccontarlo in giro o ti daranno del matto.

Prognosi
Conosco il destino delle auto incidentate,
mi smantelleranno
pezzo per pezzo, i beni in ipoteca
si svalutano, o si danno alla Caritas;
rifiuterò le cure palliative,
la chimica farà valere i suoi diritti:
presto avrà fine questa serie di oneri
così sterile,
digitare il codice di accesso,
orientare lo stendibiancheria
verso nord al mattino,
andare ad urinare ogni tre ore.

IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare

ilpostodelleparole.it