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Giulio Guidorizzi “Ulisse. L’ultimo degli eroi”

Giulio Guidorizzi "Ulisse. L'ultimo degli eroi" Einaudi Editore

Giulio Guidorizzi
“Ulisse. L’ultimo degli eroi”
Einaudi Editore

einaudi.it


Festival del Classico
Circolo dei Lettori, Torino
Sabato 20 ottobre 2018, ore 15.00
Ulisse. L’ultimo degli eroi.
con l’autore Giulio Guidorizzi, Università di Torino

Ha espugnato Troia, affrontato tempeste, Ciclopi, Sirene e maghe, vagato per mare anni prima di tornare finalmente a casa. Ma il mito, come la storia, ha sempre un altro lato: l’Odissea è il romanzo originario della letteratura occidentale e Ulisse il primo vero personaggio moderno.

Ulisse è l’eroe capace di mille tranelli che ha espugnato Troia. È il navigatore «divino» che ha molto sofferto, ha affrontato tempeste, Ciclopi, Sirene e perfide maghe, ha vagato anni per mare prima di arrivare finalmente a casa. Ma il mito, come la storia, ha sempre un altro lato.

L’Odissea è il primo vero romanzo della letteratura occidentale e Ulisse, il suo protagonista, è l’ultimo degli eroi, il primo personaggio moderno. Ma che uomo è stato? Ha lasciato una moglie a casa da sola con un bambino e un vecchio suocero da accudire. E come padre? Il figlio Telemaco è dovuto crescere senza di lui, prigioniero della sua ombra e condannato a non poter diventare mai davvero adulto. E le tante donne che ha incrociato nel suo viaggio? Per quanto si possano essere rivelate perfide, sono state tutte sedotte dal suo fascino e dalla sua scaltrezza e poi abbandonate: Circe, Nausicaa, Calypso. Guidorizzi ci accompagna alla scoperta di un eroe guardandolo attraverso gli occhi di chi ha partecipato solo da comprimario alla sua epica vicenda. E lo fa, come di consueto, unendo al rigore del classicista la passione e la brillantezza del narratore.

«Dormiva Penelope quando Telemaco partí alla ricerca di suo padre. La mattina Euriclea, con le lacrime agli occhi, era salita nella sua stanza e le aveva bisbigliato all’orecchio che il figlio era salpato nella notte. Il suo cuore si era spezzato, ma non aveva gridato o pianto, non aveva detto una parola. Doveva nasconderlo finché poteva: era circondata da ancelle infedeli che la spiavano in ogni momento andando a riferire tutto ai loro amanti. I pretendenti avrebbero potuto mettere in mare una nave veloce e inseguirlo. Ma fino a sera almeno non se ne sarebbero accorti. A quel punto era veramente sola».

Giulio Guidorizzi è professore di Teatro e Drammaturgia dell’Antichità presso l’Università degli Studi di Torino. Si occupa in particolare di teatro classico e di antropologia del mondo antico. Tra le sue opere piú recenti: le edizioni delle Baccanti di Euripide (2002) e delle Nuvole di Aristofane (2002); la traduzione della Biblioteca di Apollodoro (1995) e dei Miti di Igino (2000). Ha curato inoltre un’Introduzione al teatro greco (2003) ed è autore di una Letteratura greca (2002). Per Einaudi ha pubblicato Il mito di Edipo (2004, con Maurizio Bettini), Io, Agamennone (2016) e Ulisse (2018).


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