Giovanni Ziccardi “L’odio online”

Giovanni Ziccardi Giovanni Ziccardi "L'odio online" Raffaello Cortina Editore, vicino/lontano festival

Giovanni Ziccardi
“L’odio online”
Raffaello Cortina Editore

La diffusione di Internet ha reso possibile un dialogo ininterrotto, che si alimenta sui blog, sui forum, nelle chat, sui display degli smartphone. All’interno di questo dialogo globale, sono approdate le espressioni di odio razziale e politico, le offese, i comportamenti ossessivi nei confronti di altre persone, le molestie, il bullismo e altre forme di violenza che sollevano la curiosità del giurista. Come è nato il concetto di hate speech? Anche odiare è un diritto e quali sono i limiti che pongono gli ordinamenti giuridici? È mutato il livello di tolleranza e sono cambiati irreversibilmente i toni della discussione? A queste domande risponde l’autore, affrontando da un punto di vista giuridico, filosofico e politico il tema della violenza verbale e della sua diffusione nell’era tecnologica.

Giurista, scrittore, giornalista e blogger. È professore di Informatica giuridica all’Università Statale di Milano, dove dirige il corso di perfezionamento in Computer Forensics e Investigazioni digitali. Ha fondato e dirige la rivista “Ciberspazio e Diritto”. Numerose le pubblicazioni scientifiche. Con Marsilio ha pubblicato Hacker. Il richiamo della libertà (2011) e il romanzo L’ultimo hacker (2012); con Raffaello Cortina Internet, controllo e libertà: trasparenza, sorveglianza e segreto nell’era tecnologica (2015; e L’odio online. Violenza verbale e ossessioni in rete (2016).

vicino/lontano
La diffusione di Internet ha reso possibile un dialogo ininterrotto, che si alimenta sui blog, sui forum, nelle chat, sui display degli smartphone. All’interno di questo dialogo globale sono approdate le espressioni di odio razziale e politico, le offese, i comportamenti ossessivi nei confronti di altre persone, le molestie, il bullismo e altre forme di violenza che sollevano la curiosità del giurista. Come è nato il concetto di hate speech? Anche odiare è un diritto, ma quali sono i limiti imposti dagli ordinamenti giuridici? È mutato il livello di tolleranza e sono cambiati irreversibilmente i toni della discussione? Il tema della violenza verbale e della sua diffusione nell’era tecnologica va affrontato da un punto di vista giuridico, filosofico e politico.

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