X

Giovanna Romanelli “Premio Cesare Pavese”

Giovanna Romanelli
“Premio Cesare Pavese”

Alberto Asor Rosa, Serena Dandini e Gian Carlo Ferretti Vincitori Premio Cesare Pavese 2017
Lo scrittore e critico letterario Alberto Asor Rosa con la raccolta Amori sospesi (Einaudi, 2017), l’autrice e conduttrice televisiva Serena Dandini con Avremo sempre Parigi (Rizzoli, 2016), il giornalista e docente Gian Carlo Ferretti con L’editore Cesare Pavese (Einaudi, 2017) sono i vincitori della trentaquattresima edizione del Premio letterario Cesare Pavese per la sezione opere edite.
Il Premio, che consta di diverse sezioni, tra cui narrativa e saggistica, è nato a Santo Stefano Belbo (Cuneo) per rendere omaggio al grande scrittore delle Langhe e viene assegnato ogni anno a scrittori, intellettuali e personaggi di spicco del mondo culturale internazionale.
Quest’anno i vincitori riceveranno il prestigioso riconoscimento domenica 27 agosto 2017 alle ore dieci, a Santo Stefano Belbo (Cn), presso il Cepam-Centro Pavesiano Museo Casa Natale che organizza il riconoscimento. Sarà un’occasione per conoscere da vicino gli autori, le opere vincitrici e il loro rapporto con Pavese, in un incontro coordinato dal professor Luigi Gatti, presidente del Premio, e dalla professoressa Giovanna Romanelli, presidente della giuria. L’ingresso è libero. Saranno letti brani dei testi vincitori dall’attrice Chiara Buratti.
La sera precedente, sabato 26 agosto, alle ore ventuno, si terrà un incontro, coordinato da Giovanna Romanelli, con i vincitori Alberto Asor Rosa, Serena Dandini, Gian Carlo Ferretti sul tema «Qual è il ruolo della letteratura nella nostra nuova condizione esistenziale?»
Il Premio è organizzato e promosso dal Cepam-Centro Pavesiano Museo Casa Natale, con il contributo della Regione Piemonte, del Comune di Santo Stefano Belbo, della Fondazione Crc e della Fondazione Crt, con la collaborazione della Provincia di Cuneo, della Fondazione Cesare Pavese e con il patrocinio della Fondazione per il Libro e la Cultura. Sostengono l’iniziativa le realtà enogastronomiche del Territorio: agriturismi, vinerie, panifici, ristoranti, trattorie, osterie e produttori di Santo Stefano Belbo e paesi limitrofi.
I vincitori del Premio Cesare Pavese e i loro libri
Alberto Asor Rosa riceve il Premio di Narrativa con Amori sospesi (Torino, Einaudi, 2017), i cui dieci racconti catturano con acume e magistrale sapienza artistica il dispiegarsi della vita tra passioni, struggimenti, malinconia, e colgono il senso profondo dell’esistenza.
A Serena Dandini va il Premio di Saggistica con Avremo sempre Parigi, (Rizzoli, 2016). Libro acuto, un racconto della Ville lumière nuovo e originalissimo, una vera e propria miniera di suggerimenti e riflessioni capaci di mantenere sempre viva l’attenzione del lettore.
Anche Gian Carlo Ferretti ottiene il Premio saggistica con L’editore Cesare Pavese (Torino, Einaudi, 2017). Colto lavoro di ricerca e analisi, anche di documenti inediti, che ricostruisce un profilo organico dello scrittore con particolare attenzione al suo impegno e al suo ruolo decisivo presso la Casa Editrice Einaudi.
Sarà premiata anche la dottoressa Maria Teresa Gasbarrone per la tesi di laurea «Val la pena esser solo, per essere sempre più solo?»: Lavorare stanca di Cesare Pavese.
La sezione è promossa dall’Azienda Agricola Giacinto Gallina di Santo Stefano Belbo.
Domenica 27 saranno premiati anche i vincitori delle Menzioni di merito per opere edite a:
Patrizia Consolo per Magnificat per solisti e coro, Firenze, edizioni Clichy, 2016.
Massimo Novelli per Marcel Déat, il fantasma di Vichy, Boves (Cn), arabAFenice, 2017.
Pier Franco Quaglieni per Figure dell’Italia civile, Torino, Golem Edizioni, 2017.

Sezione inediti
I vincitori della sezione inediti sono:
Narrativa:
Enza Sanfilippo di Villastellone con il racconto 23 maggio 1992;
Antonio Tartaglia di Treviso con il racconto Sullo stesso marciapiede (sezione Pavese giovani);
Franca Maria Ferraris di Savona con la poesia A Cesare Pavese. Fino all’ultima sete (primo premio);
Bruna Cerro di Savona con la poesia Dove sfuma la nebbia (secondo premio). Poesia piemontese:
Michele Fassino di Villastellone, Mia Tèra;
Giuseppe Sanero di Carmagnola, Tèra grama.
Vincitori medici scrittori
Narrativa Edita:
Bonelli Antonio, Foglie, Edizione Photocity, Parma. Poesia Edita:
Lippi Serra Efisio, Gioie e tormenti, Edizioni Copy, Cagliari. Narrativa Inedita:
Franzini Aldo, Profumi.
Poesia inedita:
Pescetto Marco , La tela del ragno.
Premio saggistica:
Schiffer Davide, Il gioco della memoria.
Vincitori francesi:
Jean-Marie Beuzelin, La carte de visite.
Gilles Cabrol, Solvitur ambulando.

La Giuria del Premio Cesare Pavese
La Giuria del Premio Cesare Pavese è presieduta da Giovanna Romanelli (già docente alla Sorbonne) ed è composta da Adriano Icardi (professore; è stato senatore, Assessore alla Cultura della Provincia di Alessandria e Sindaco di Acqui Terme), Luigi Gatti (professore e Presidente del Cepam), Andrea Rondini (docente presso l’Università di Macerata), Patrizia Valpiani (presidente Amsi-Associazione Medici Scrittori Italiani), Franck Senninger (membro dell’Union Mondial Médecins Ecrivains), Giuseppe Rosso (professore e medico), Luciana Bussetti Calzato (professoressa e scrittrice di racconti).

L’Albo d’oro del Premio Cesare Pavese
Tra gli autori insigniti del Premio Pavese nel corso delle passate edizioni ricordiamo: Cristina Comencini, Franco Ferrarotti, Gustavo Zagrebelsky, Mario Baudino (2016); Roberto Vecchioni, Gian Luigi Beccaria, Aldo Nove e Giancarlo Giannini (2015); Massimo Cacciari, Alan Friedman, Elena Loëwenthal e Paolo Mieli (2014); gli scrittori Claudio Magris e Sebastiano Vassalli, il giornalista Beppe Severgnini e il poeta Guido Zavanone (2013); il critico d’arte Vittorio Sgarbi, la scrittrice Margaret Mazzantini, il filologo Luciano Canfora, il romanziere Alessandro Iovinelli (2012); lo scrittore e semiologo Umberto Eco,il giornalista Aldo Cazzullo, il magistrato Armando Spataro, il fondatore della Comunità Sant’Egidio e già Ministro Andrea Riccardi (2011); il giornalista Gad Lerner, l’astrofisica Margherita Hack, la poetessa Maria Luisa Spaziani, il critico e filologo Carlo Ossola (2010); lo scrittore Andrea Camilleri, il priore della comunità monastica di Bose Enzo Bianchi, il procuratore capo presso il tribunale di Torino Giancarlo Caselli (2009); il nobel ungherese Imre Kertész, gli scrittori Alberto Arbasino e Raffaele la Capria, il filosofo Emanuele Severino (2008); ip poeta Gianni d’Elia, i giornalisti Gianni Mura e Maurizio Molinari (2007); lo scrittore iracheno Younis Tawfik, lo scrittore Lorenzo Mondo e il poeta Franco Marcoaldi (2006); lo scrittore Alberto Bevilacqua e i giornaisti Gianni Mura e Maurizio Molinari (2005); lo scrittore e giornalista Franco Matteucci , il saggista algerino Khaled Fouad Allam (2004); il critico Guido Davico Bonino, lo scrittore basco Bernardo Atxaga (2003); lo scrittore Alain Elann (2002); gli scrittori Antonio Elkann (2002); gli scrittori Antonio Debenedetti e Raffaele Nigro(2001); il giornalista Marcello Sorgi (2000).

Per informazioni:
Cepam – Centro Pavesiano Museo Casa Natale, via Cesare Pavese, n. 20 – Santo Stefano Belbo (Cn). Tel 0141 844942, cell. 3339379857 – www. Centropavesiano-cepam.it – info@bentropavesiano-cepam.it

Alberto Asor Rosa è una delle personalità di spicco del panorama culturale internazionale per la sua intensa attività di critico, scrittore insigne della letteratura italiana ed europea. È stato docente universitario ed è noto anche per il suo impegno politico.
Tra le sue opere di critico, accademico e militante ricordiamo il saggio Scrittori e popolo (Samonà e Savelli, 1965), Letteratura Italiana del Novecento. Bilancio di un secolo (Einaudi, 2000). Ricordiamo inoltre Il grande silenzio. Interviste sugli intellettuali (Laterza, 2009).
Di notevole interesse sono anhe le sue prove narrative.

Serena Dandini discendente di un’antica famiglia della nobiltà romana, inizia la sua carriera in radio alla fine degli anni Settanta, mentre dai primi anni Ottanta lavora per la RAI con programmi televisivi e radiofonici. Serana Dandini si distingue nel panorama radiotelevisivo italiano per il carattere sperimentale e innovativo delle sue trasmissioni caratterizzate da satira pungente. È La TV delle ragazze (1988) a consacrarla come autrice e conduttrice. I suoi testi, tra cui ricordiamo Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini (Rizzoli, 2011) e Il futuro di una volta (Rizzoli, 2015), si distinguono per acuto senso critico.

Gian Carlo Ferretti nasce a Pisa, dove poi si laurea con una tesi su Vincenzo Monti, il cui relatore era Luigi Russo, e il suo magistero avrà notevole influenza sulla sua produzione successiva, che verte soprattutto sulla letteratura del Novecento. Negli anni Cinquanta-Sessanta, oltre all’impegno giornalistico, ha svolto attività critica e saggistica, mentre dal 1987 è stato docente ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea al Magistero di Roma. È stato autore della prima Storia dell’editoria letteraria in Italia, 1945-2003 (Einaudi, 2004) e di Siamo Spiacenti. Controstoria dell’editoria italiana attraverso i rifiuti dal 1925 ad oggi (Bruno Mondadori, 2015).

IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare

ilpostodelleparole.it

Livio Partiti:
Related Post