Giorgio Biferali “L’amore a vent’anni”

Giorgio Biferali Giorgio Biferali "L'amore a vent'anni" Tunué Edizioni

Giorgio Biferali
“L’amore a vent’anni”
Tunué Edizioni
www.tunue.com

Giulio e Silvia abitano nella stessa strada, ma si conoscono in facoltà. Lui, cresciuto con due fratelli e genitori che stanno insieme da sempre, vive nel ricordo di amori infantili fatti di sguardi fugaci e imbarazzi; lei, figlia unica e costretta a vivere con una madre che non sopporta, ha varie storie tormentate alle spalle e si sente ormai incapace di legarsi a qualcuno. Sullo sfondo di una Roma umorale e capricciosa, l’incontro con Silvia trascinerà Giulio in un amore simile a un’altalena, dalla quale sarebbe bene scendere, a meno di voler scoprire il più inaspettato e beffardo dei segreti.

comincia così “L’amore a vent’anni”:
Mi mancherà fare colazione con te il sabato mattina, i nostri silenzi, come mi guardavi quando non potevo vederti, mi mancheranno le cose che non ci siamo detti, mi mancherà perdonarti. Perché, no, tu non mi mancherai. Mi mancherà l’infanzia però, quando ogni cosa era ciò che sembrava, quando d’estate andavamo al mare tutti insieme, quando si moriva solo di vecchiaia, quando ero a cena con i grandi, in un tavolo a parte, e non mi guardavano mai mentre parlavano di cose serie. Mi mancherà rimanere a casa a vedere un film, con te che non sentivi bene e con mamma che si addormentava, tutta accovacciata nella sua poltrona, e io che finalmente potevo svegliarla. Mi mancherà vederla leggere quei mattoni di filosofia, come se dovesse prepararsi ancora la lezione per il giorno dopo.

Mi mancherà fumare le sigarette con lei, quei cinque minuti in cui tutto il resto poteva aspettare. Mi mancheranno le notti quando non uscivo perché ero stanco, quando facevo tardi, comunque, senza fare niente. Rimanevo sveglio a pensare. Mi mancherà il rumore delle tapparelle di notte quando fuori c’è vento, mi mancherà scambiare quel rumore per i ladri che cercano di entrare in casa. Mi mancherà la casa, tutta, che è diversa da come la disegnavo da bambino su quei fogli bianchi che mi davano a scuola, con una sola porta, due finestre, un tetto colorato, un camino che fumava, e un albero accanto. Mi mancherà vederla riempirsi di voci, di sguardi, di musica, che eravamo cinque quando sono arrivato io, io che non ero previsto, poi i miei fratelli sono diventati grandi, e sono andati a vivere in una casa tutta loro. Mi mancheranno la stanza di mia sorella, che è diventata la stanza dei ricordi, con i quadri, le foto, gli album di famiglia, e quella di mio fratello, che è diventata la mia. Mi mancherà Roma, con i suoi sbalzi d’umore, il suo mese di marzo, che di giorno sembra estate e di sera autunno.

Giorgio Biferali ha pubblicato i saggi A Roma con Nanni Moretti, (Bompiani 2015, con Paolo Di Paolo) e Italo Calvino. Lo scoiattolo della penna (La nuova frontiera 2017). L’amore a vent’anni è il suo primo romanzo.

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