Gian Paolo Caprettini “Scrivere come sognare”

Gian Paolo Caprettini Gian Paolo Caprettini "Scrivere come sognare" Cartman Edizioni

Gian Paolo Caprettini
“Scrivere come sognare”
Cronache dall’immaginario
Cartman Edizioni

www.cartmanedizioni.it

C’è sicuramente una linea di continuità tra l’osservare, l’immaginare, il sognare e quindi tra la scrittura di commento alla realtà, la narrazione anche autobiografica e la poesia. Scrivere può essere come sognare, se gli orizzonti di riferimento sono attraversati dallo sguardo ma anche dalla memoria, dalla razionalità e dall’intuito, dalla cronaca e dalla fantasia.

Il libro propone un modello espressivo ibrido che, seguendo fatti e creando storie, alterna diverse forme letterarie, dimostrando quanto la scrittura possa essere un principio unificante capace di far dialogare aspetti, mondi e soggetti, perché ogni giorno si presenti all’insegna delle energie del pensiero e dell’esperienza. In questa prospettiva “Scrivere come sognare” suggerisce uno strumento utile nella didattica, applicabile laddove si presenti l’esigenza di un percorso innovativo che stimoli dialogo, creatività, empatia.

“Si può scrivere soltanto a patto di ricominciare a sognare,
prima che il senso svanisca come le piccole onde, a riva, di un lago”.

Gian Paolo Caprettini (La Spezia 1948), già professore ordinario, dal 1975 ha insegnato Semiotica nell’Università di Torino dove ha progettato i corsi di laurea in Comunicazione, ha fondato la tv Extracampus e ha diretto il Master di Giornalismo (2009-2013). Tra i suoi numerosi libri: San Francesco, il lupo, i segni (1974, Einaudi), Aspetti della semiotica (1980, Einaudi), Semiologia del racconto (1992, Laterza), Simboli al bivio (1992, Sellerio), Totem e tivù (1994, Marsilio), Segni, testi, comunicazione (1997, Utet Libreria), Dizionario della fiaba italiana (2000, Meltemi), Tutta colpa della tivù (2004, Donzelli), Colpi di testo (2005, ETS). Con Cartman Edizioni ha pubblicato Extracampus. La televisione universitaria (2008), la raccolta di poesie Parole peregrine (2010) e Modernità all’italiana. Origini e forme dello spettatore globale (2012).


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