Giada Ceri
“La giusta quantità di dolore”
Exòrma Edizioni
exormaedizioni.com
Un reportage narrativo che racconta il sistema penitenziario italiano nel presente e ne ipotizza il futuro prossimo. Un libro che interroga non soltanto il carcere ma anche la collettività che lo circonda.
La voce narrante esplora lo spazio e il tempo della reclusione, entra nelle carceri, dà la parola ai “personaggi” di un mondo a parte, che ha regole precise (scritte e non scritte), ruoli e gerarchie e, infine, un proprio linguaggio. In cinque “quadri” affronta temi fondamentali: la prospettiva degli operatori della “riabilitazione”; la sfida tra architettura e mera edilizia penitenziaria; teatro, arte, cultura in carcere; la salute e il carcere come pena corporale; la riforma penitenziaria.
Prefazione di Luigi Manconi
Giada Ceri (Firenze, 1972) si occupa da tempo dei temi che riguardano il carcere italiano contemporaneo e collabora a progetti del Terzo settore in ambito penitenziario. Lavora da sempre come coordinatrice, collaboratrice redazionale; insegna Italiano a persone straniere (anche migranti). Ha pubblicato romanzi e racconti: L’uno. O l’altro (Giano Editore, 2003); Il fascino delle cause perse (Italic Pequod, 2009); Gli imperatori. Sei volti del potere (Melville Edizioni, 2016). Nel 2014, per la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, ha curato il Quaderno È una bella prigione, il mondo, sui temi del carcere italiano contemporaneo.
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