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Gaetano Liguori “Non sparate sul pianista”

Gaetano Liguori, Non sparate sul pianista, Skira Editore

Gaetano Liguori
“Non sparate sul pianista”
Viaggio nel cinema western
illustrazioni di Giulio Peranzoni
Skira Editore
www.skira.net

L’epica storia del selvaggio West raccontata da uno dei più conosciuti musicisti jazz italiani. Attraverso gli occhi di un bambino degli anni ’50, un ragazzo degli anni ’60, un uomo degli anni ’70 si rivive l’epopea del “cinema per eccellenza”.

Il cinema western è diventato sinonimo di cowboy, indiani, banditi, sceriffi, losers, desperados. Ma attraverso la sua etica, che esalta i valori della giustizia, dell’amicizia e del coraggio ha influenzato generazioni di spettatori che idealmente hanno cavalcato con John Wayne, difeso i poveri con “i magnifici sette”, lottato per salvare un amico come ne Il mucchio selvaggio perché “se si comincia insieme, si finisce insieme”… tra le avventure di un’esistenza dedicata non solo alla musica ma anche alla solidarietà e a viaggi avventurosi come i suoi eroi, Gaetano Liguori racconta la storia di una passione che ha accompagnato e ispirato tutta la sua vita.

Ascolta Gaetano Liguori "Non sparate sul pianista"” su Spreaker.

Diplomato in Pianoforte e in Composizione elettronica al conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, dove insegna Pianoforte e Storia del jazz, si è affermato come leader del gruppo Idea Trio, tenendo numerosi concerti, tournée e partecipando a viaggi di solidarietà in Europa e nel mondo.
Attivo nella composizione di colonne sonore per teatro, cinema, radio e balletto, ha collaborato fra gli altri con il premio Nobel Dario Fo e a vari reading di teatro civile.
Assieme a Guido Michelone è autore di Una storia del jazz (Christian Marinotti, 1999) e, con Claudio Sessa, di Un pianoforte contro (Selene, 2003).
Tra gli ultimi progetti, ha composto e suonato le musiche della Salmodia della speranza di padre Turoldo nel Duomo di Milano, e nel 2011 ha vinto con Daniele Biacchessi il Premio Unesco per lo spettacolo Acquae Mundi. Nel 2012 ha musicato l’oratorio La bontà insensata su testi di Gabriele Nissim; nel 2013 è stato insignito dell’Ambrogino d’oro, massima benemerenza civica del Comune di Milano, e nel 2014 del Premio Cultura contro le Mafie.
Con Skira ha pubblicato Confesso che ho suonato (2014).

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Livio Partiti: