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Francesca Manfredi “Un buon posto dove stare”

Francesca Manfredi, Un buon posto dove stare, La Nave di Teseo

Francesca Manfredi
“Un buon posto dove stare”
La Nave di Teseo

lanavediteseo.eu

Un bosco, una vecchia casa in montagna, la piscina di un condominio. Una bambina che nuota, una ragazza che torna a casa, un padre che scompare, un altro che trova pace nel silenzio umido di una cantina. E poi, nel pulviscolo di istanti che compongono i giorni più normali, affiora la rete dei sentimenti, dei sogni, delle scoperte che illuminano e feriscono, di una memoria in cui si è sempre salvi, ma inguaribilmente soli.
È con grazia e scrittura limpidissima che Francesca Manfredi racconta i protagonisti di queste undici storie, avvolti nella normalità delle loro vite, ma sempre colti sul principio di una soglia da cui poter guardare alle loro fragilità e alle loro inquietudini, come a un posto da cui non è necessario fuggire, un buon posto dove stare.

Questo è il libro di esordio di Francesca Manfredi, una delle voci più belle e già riconosciute all’estero della nuova narrativa italiana.

Francesca Manfredi, classe 1988, tra gli allievi migliori della Scuola Holden, ha vinto il Premio Campiello Opera Prima con Un buon posto dove stare (La nave di Teseo). Undici racconti che hanno per protagonisti persone comuni, immerse in situazioni all’apparenza ordinarie ma che, all’interno, nascondono inquietudine, mistero e ambiguità.

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Livio Partiti:
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